La precarietà esiste solo nei ragionamenti dell’Unione Inquilini.

Nessuna precarietà per i lavoratori dei Centri di Accoglienza, ma assunzioni a tempo indeterminato, contratto Uneba per la gestione di case di accoglienza, per lo svolgimento di un lavoro difficile e delicato.

Gestire, accompagnare,mediare, orientare persone che esprimono grosse complessità sociali, questo il lavoro di tanti uomini e donne che, tutti i giorni e tutte le notti, per 365 giorni l’anno, vivono un rapporto fisico con la marginalità e l’esclusione sociale e che in tutti questi anni hanno sviluppato una altissima professionalità nella relazione di cura e prossimità.
Non solo un posto letto dove dormire…
E si abbia rispetto per questi lavoratori che oggi vedono a rischio la propria occupazione o saranno costretti a subire forti riduzioni nel loro salario.
Padri e madri di famiglia che sul loro modesto salario hanno organizzato la propria vita e cercato di costruire pezzi di futuro.
E’ inaccettabile la pochezza con cui si parla delle loro esistenze.
E se qualcuno li vorrà incontrare siamo ben lieti di favorire l’occasione…. chissà forse ci si renderà conto della normalità delle loro preoccupazioni e delle loro esistenze…