L’Unione Europea non ha più scuse! Questa politica non è fatta in nostro nome

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

La Rete Euromediterranea per i Diritti Umani si mobilita, di fronte alle tragedie in mare e alla inazione della Unione Europea, con una campagna in cui chiede ai movimenti e ai cittadini di molti paesi europei di inviare ai loro governi una lettera. Di seguito il testo. Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi matteo@governo.it «Vorrei renderla partecipe della mia sincera preoccupazione riguardo le conclusioni del Consiglio Europeo Straordinario del 23 aprile. Il Consiglio ha infatti adottato delle conclusioni che non rispondono neanche lontanamente alle aspettative politiche e morali di fronte alle sfide umanitarie che le ripetute tragedie nel Mediterraneo rappresentano. Di fronte a tali tragedie, l’UE dovrebbe rinforzare i meccanismi esistenti di ricerca e salvataggio in tutto il Mediterraneo al fine di salvare quante più vite possibili, e non accrescere i controlli alle frontiere. Sono sconvolto dal numero di morti in mare che ha toccato la cifra di 1800 vittime dall’inizio dell’anno. Affrontando una urgenza umanitaria di tale portata con un approccio securitario e rifiutando di stabilire delle vie di migrazione legali e sicure per le persone migranti e rifugiate, l’UE si sottrae alle sue responsabilità scaricandole sui paesi vicini, abbandonando così degli uomini, donne e bambini alla morte in mare. La esorto ad agire sul piano sia nazionale che europeo: • stabilendo con urgenza la priorità delle operazioni di ricerca e di salvataggio sulla sorveglianza garantendo un sostegno finanziario e tecnico ai meccanismi di ricerca e salvataggio (SAR) competenti e non a Frontex; • aprendo delle vie legali e sicure per tutte le persone migranti, controllando che le persone rifugiate abbiano accesso al territorio europeo affinché la loro situazione possa essere esaminata; • attivando d’urgenza la direttiva del 2001 sulla protezione temporanea per rispondere tempestivamente ai bisogni delle persone rifugiate che fuggono da conflitti nelle regioni del sud e dell’est del Mediterraneo, in particolare dalle crisi in Siria e in Africa Subsahariana; • mettendo in primo piano l’accesso alla mobilità verso l’Unione Europea per quanti provengono da paesi non UE rispetto alla firma di accordi di riammissione con i loro paesi d’origine; ponendo fine all’utilizzo della cooperazione esterna per rinforzare i controlli alle frontiere».

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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