Onu: a Gaza crimini di guerra

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

Reso pubblico il rapporto della Commissione incaricata di indagare sui 51 giorni di conflitto tra Israele e Hamas nel 2014.

È molto importante il Rapporto della Commissione nominata dal Consiglio dell’Onu per i Diritti Umani per indagare sull’offensiva israeliana Margine Protettivo e il conflitto a Gaza della scorsa estate. Un’inchiesta che sarà la base di possibili iniziative della Corte penale internazionale. Tuttavia vi si scorgono i riflessi delle pressioni esercitate da Israele che, peraltro, una decina di giorni fa si è autoassolto con un rapporto in cui addossava ogni responsabilità ad Hamas. Rapporto preceduto da una dichiarazione di ‘non colpevolezza’ di Israele firmata da ex capi di governo, ministri e comandanti militari occidentali, tra i quali due italiani, l’ex capo di stato maggiore Camporini e l’ex ministro degli esteri Giulio Terzi. Se da un lato si riferiscono le conseguenze delle ampie operazioni militari israeliane, dall’altro di fatto si mettono sullo stesso piano gli attacchi contro Israele lanciati da Hamas e da altre fazioni palestinesi. La Commissione ha sottolineato che la sofferenza umana a Gaza è stata senza precedenti e «avrà un impatto sulle generazioni future». Ha quindi parlato di un uso sproporzionato della forza da parte di Israele, avendo accertato che in 51 giorni di operazioni militari «sono stati uccisi 1462 civili palestinesi, un terzo dei quali erano bambini». «Il conflitto – inoltre – ha visto un enorme aumento del fuoco usato a Gaza, con oltre 6000 raid aerei e circa 50mila colpi da terra…il fatto che Israele non rivide la pratica dei raid aerei neanche dopo che i loro effetti sui civili divennero evidenti, interroga sull’eventuale tacito accordo dei più alti livelli del governo israeliano». Il rapporto però non avvalora in modo esplicito la denuncia palestinese sul fuoco indiscriminato contro i centri abitati. Al contrario la Commissione sembra accusare di intenzionalità soprattutto i gruppi armati palestinesi, che lanciando migliaia di razzi e colpi di mortaio avrebbero avuto «l’obiettivo di diffondere il terrore tra i civili israeliani». Pur essendo poco credibile la spiegazione data dai dirigenti di Hamas di scarsa precisione dei loro armamenti, il Rapporto sopravvaluta l’intenzionalità palestinese e ridimensiona quella israeliana. Eppure molte testimonianze raccolte dall’Ong israeliana Breaking the Silence tra ufficiali e soldati che hanno partecipato a Margine Protettivo dicono il contrario. La Commissione non sembra aver dato il giusto peso all’immensa differenza di potenza di fuoco tra le due parti, che pure è confermata dalle distruzioni e dal numero delle vittime civili: 1462 palestinesi e sei israeliane. Per Israele in ogni caso il rapporto è sbilanciato. Netanyahu ha negato che il suo Paese abbia commesso crimini di guerra perché «Israele si difende dal terrorismo». L’Anp di Abu Mazen, da parte sua, sostiene che il Rapporto debba essere sottoposto alla Corte penale internazionale. Anche Hamas nega di aver commesso crimini di guerra ma un suo portavoce assicura che esperti del movimento valuteranno in dettaglio i risultati dell’inchiesta.

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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