Lettera aperta al Primo Ministro Matteo Renzi

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

Terre des Hommes Italia, Oxfam Italia, Arci, Arcs, Cospe, Cric, Nexus, Educaid, GVC, Overseas, Vento di Terra, Peacegames, VIS, CISS scrivono a Renzi chiedendo impegni concreti sulla questione israelo-palestinese, per il rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale. Di seguito stralci del testo della lettera.

Gentile Primo Ministro Renzi, a seguito della sua prima visita ufficiale in Israele e Palestina raccogliamo con interesse la priorità data dal Governo a quest’area. Tuttavia, dopo i discorsi pubblici lì pronunciati, vogliamo condividere alcune riflessioni. Lei ha ricordato che l’Italia è «leader per gli investimenti nella cooperazione in Palestina» e si è posto come obiettivo quello di «realizzare progetti di sviluppo per questa terra». In linea con l’impegno economico a favore della Palestina da parte della cooperazione italiana, e perché si possa parlare di un reale sviluppo a Gaza e in Cisgiordania, chiediamo che il Governo esprima posizioni chiare a favore del rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale e che l’Italia se ne faccia portavoce con più forza presso tutte le sedi rilevanti. Se, come da lei espresso, la sicurezza di Israele rappresenta anche la nostra sicurezza, allora le misure per promuoverla devono essere orientate a prevenire un’ulteriore escalation del conflitto. Ci rivolgiamo pertanto a lei affinché il Governo Italiano: 1. esiga il rispetto da parte di Israele del diritto internazionale e del diritto umanitario nel Territorio Palestinese Occupato, a partire dalla fine del blocco su Gaza; 2. svolga un ruolo attivo affinché i Paesi donatori mantengano le promesse di aiuto a favore dei Palestinesi di Gaza e chiedano ad Israele di garantire l’accesso per i materiali necessari alla ricostruzione; 3. faccia pressioni affinché Israele ponga fine alle demolizioni e agli sgomberi in Area C e a Gerusalemme Est, garantendo il diritto dei Palestinesi a risiedere a Gerusalemme; 4. chieda al Governo Israeliano, insieme agli altri paesi donatori, spiegazioni ufficiali nei casi di distruzioni o confische di infrastrutture e aiuti umanitari, istituendo un meccanismo trasparente e pubblico per monitorare i danni provocati e presentare immediate richieste di risarcimento per i danni subiti dai progetti finanziati dai loro cittadini; 5. esiga il congelamento degli insediamenti e l’annullamento della pianificazione di nuove unità abitative negli insediamenti; 6. intraprenda iniziative affinché l’Unione Europea renda esecutive le disposizioni dell’Accordo di Associazione UE-Israele e le Linee Guida dell’Unione Europea sull’attuazione del diritto internazionale umanitario, e condizioni la collaborazione con Israele alla piena osservanza dello stesso e dei diritti umani, come previsto dall’art. 2 dell’Accordo di Associazione; 7. rinnovi il proprio impegno affinché le linee guida dell’Unione Europea vengano attuate da parte degli Stati Membri a partire dall’etichettatura dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane. Un ruolo italiano (e internazionale) attivo rispetto a questi punti è la condizione perché gli aiuti umanitari servano per instaurare condizioni di vita accettabili e perché la cooperazione allo sviluppo diventi effettivamente tale.

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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