A Firenze l’Assemblea dei Parlamentari NATO

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

Di Carla Cocilova Internazionali Arci Toscana.

In questi giorni si tiene a Firenze l’Assemblea dei Parlamentari NATO su Medio Oriente, Mediterraneo e immigrazione. Le vicende internazionali di questi giorni dimostrano quanto le politiche securitarie e di militarizzazione estrema portate avanti dalla NATO siano inadeguate a gestire un nuovo assetto globale in cui sempre più vittime sono civili. L’incontro pubblico, molto partecipato, che si è tenuto a Firenze il 21 novembre scorso, dal titolo Il Mediterraneo della pace non è ancora NATO ha voluto sottolineare proprio quanto ci sia ancora più bisogno di trovare e proporre con forza delle visioni alternative. Un incontro pensato prima dei fatti di Parigi, ma fortemente condizionato da quello che era successo pochi giorni prima. L’incontro si è quindi aperto con due collegamenti: il primo alla capitale francese, in cui un’attivista di Attac ha condiviso con noi le preoccupazioni della società civile nel registrare una forte restrizione della democrazia. Il secondo collegamento invece è stato fatto da Beirut con Hussein Mansour, il vicesindaco della municipalità di Burj el-Barajneh, colpita da un attentato giusto qualche giorno prima di Parigi, con cui Arci Toscana ha attivi progetti di cooperazione. Dalle parole dell’amministratore è chiaro come esistano due pesi e due misure nel valutare i fatti. Nessun ente internazionale, a parte noi, aveva inviato loro la propria solidarietà e, sottolinea Mansour, l’importante per la sua comunità era tornare subito alla normalità, curare i feriti, seppellire i morti, ripulire l’area e ripartire con la vita di sempre, come succede a chi alla morte e alla violenza gratuita è purtroppo abituato. Le riflessioni dei relatori continuano dalle analisi sul contesto internazionale, sulla natura del Daesh, il futuro della Siria, le responsabilità del nostro paese nel commercio di armi, alla necessità di rilancio della campagna contro le armi nucleari nel Mediterraneo. Non mancano poi i contributi sulla gestione del flusso dei migranti che fuggono dalla guerra, sulla necessità di rilanciare un impegno collettivo, a partire dalla Rete disarmo e dalla Rete della pace, per condividere strategie di mobilitazione diffusa che contrastino le politiche e gli investimenti securitari dell’attuale governo, che chiedano trasparenza sul commercio di armi e un sistema di accoglienza che metta in sicurezza la vita delle persone. Questi i punti di discussione principali insieme all’importanza di valorizzare quelle esperienze della società civile che soprattutto nella sponda Sud del Mediterraneo e nel cuore del Medio Oriente, al centro di questa terribile voragine di violenza, continuano a resistere e a praticare azioni rivoluzionarie come accogliere i rifugiati siriani in Libano o parlare di non-violenza e peace building in Iraq. Da loro, come società civile italiana ed europea possiamo trovare la forza per rilanciare la nostra visione di mondo alternativo a scapito di chi ci vuole costantemente terrorizzati e chiusi in noi stessi.

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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