N°27 Per una ‘Casa della società civile’ a Kabul

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

Il diretto coinvolgimento degli esponenti della società civile, espressione delle varie istanze rappresentate nel variegato tessuto sociale afgano, è da considerarsi di primaria rilevanza nello scenario attuale.

La frammentata composizione sociale, etnica e comunitaria del Paese e della Regione è oggi elemento di divisione e conflittualità anche in ragione del lungo periodo di conflitto, ma al contempo esprime potenzialità di dialogo e ricomposizione. Solamente sostenendo la voce – fino ad oggi inascoltata – degli interlocutori locali e delle comunità, valorizzando le possibilità di confronto e di concertazione collettiva, risulterà possibile identificare soluzioni e prospettive tendenti ad un processo di pace che coinvolga in modo diffuso i protagonisti locali. Nel mese di dicembre 2011 è stato approvato dal Ministero Affari Esteri italiano il progetto promosso dalla rete Afgana.org, per la creazione delle ‘fondamenta sociali’ di una ‘Casa della società civile’ a Kabul, quale luogo fisico che consenta attività, ricerca, protezione, assistenza, spazio di dialogo alle diverse componenti sociali del Paese. Ong capofila dell’iniziativa è Arcs, coadiuvata da Nexus-Cgil, Oxfam Italia, Aidos. Ci si propone di: promuovere processi di rafforzamento comunitario, coinvolgendo anche il mondo accademico e delle università, degli enti locali in Italia e in Afghanistan in azioni di capacity building; migliorare il grado di coordinamento e dialogo all’interno del mondo associativo locale di ‘Afghana’, accrescendone la capacità di incidere nel processo di ricostruzione sociale e di pacificazione del Paese; completare il percorso di accreditamento della rete sociale ‘Afgana’ a livello italiano, europeo e internazionale,dei media e dell’opinione pubblica afgani; realizzare attività formative dirette al rafforzamento di una futura nuova ‘classe dirigente’ in grado di affrontare la difficile sfida del processo di democratizzazione del Paese e della Regione. Afgana.org è nata nel marzo del 2007 su iniziativa di Arci, Lunaria e Lettera22 per raccogliere l’invito contenuto nell’appello Un percorso per la pace e la giustizia in Afghanistan: riflessioni e proposte della società civile.

 

Saperne di più sull’Afghanistan

La rete della società civile Afgana.org propone a comitati e circoli Arci un approfondimento storico e geopolitico sull’Afghani­stan, mettendo a disposizione per iniziative locali: l’allestimento di una mostra del fotografo Romano Martinis (15 – 30 fotografie 50×70 montate su pannelli di alluminio sui seguenti temi: donne-lavoro-società civile); la proiezione dei documentari Girl on the air – Radio Sahar di Valentina Monti e Afgana–Kabul 2011 di Riccardo Biadene; relatori per dibattiti e approfondimenti: Emanuele Giordana, autore di Afghanistan e Diario da Kabul, portavoce di Afgana.org; Elisa Giunchi, autrice di due saggi su Afghanistan e Pakistan, docente di Storia ed istituzioni dei paesi islamici – Università degli Studi di Milano; Enrico De Maio, diplomatico già Ambasciatore d’Italia in Pakistan e Afghanistan; Soraya Malek, discendente del re riformatore Amanullah, esiliato in Italia e morto in Europa agli inizi del secolo scorso; Giuliano Battiston, ricercatore, giornalista e saggista; Enzo Mangini, giornalista, direttore di Lettera 22 e del settimanale Carta; Valentina Monti e Riccardo Biadene, registi, autori dei documentari proposti.

info: arcs@arci.it

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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