SIAMO NELLA DIREZIONE GIUSTA

SIAMO NELLA DIREZIONE GIUSTA, QUELLA DELLA CIVILTA’, DELLA DIGNITA’, DELLA DEMOCRAZIA.
CHE NON CI SIANO TENTENNAMENTI NELLA PROSSIMA DISCUSSIONE PARLAMENTARE.
NON SOLO PERCHE’ CE LO CHIEDE LA COMMISSIONE EUROPEA, CHE HA GIA’ CONDANNATO IL NOSTRO PAESE, MA PER RIPRISTINARE LEGALITA’ E DIRITTI NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI.

Via libera in Commissione Giustizia alla Camera alla proposta di legge sulle misure alternative al carcere, tra cui messa alla prova e arresti domiciliari. Il testo approderà in Aula lunedì prossimo. “Puntiamo a chiudere in pochi giorni – spiega Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia – approvandolo senza modifiche in via definitiva.

È un provvedimento strutturale che potrà incidere sull’emergenza carceraria e sui tempi del processo visto che incentiva l’applicazione di misure alternative e di recupero sociale e promuove a pena principale la reclusione domiciliare. È un significativo passo avanti – aggiunge – verso la costruzione di un nuovo sistema delle pene”.

Il disegno di legge, che affida una delega sul punto al Governo, depenalizza una nutrita serie di contravvenzioni (tra cui l’immigrazione clandestina); introduce la detenzione presso l’abitazione come pena principale per i reati puniti al massimo con 3 anni e come pena facoltativa (alternativa cioè alla reclusione) per quelli tra i 3 e i 5 anni; estende poi agli adulti nei delitti puniti fino a 4 anni l’istituto della probation, ossia la sospensione del processo con messa alla prova. Se l’esito del programma di recupero, che prevede anche il lavoro di pubblica utilità, é positivo, il reato si estingue. Più spazio anche per i lavori di pubblica utilità, riservati di norma, ai reati sanzionati con pene fino a 5 anni e mai inferiori quanto a durata a 10 giorni.

Sulla base delle delega poi, dovrà essere esclusala punibilità di condotte sanzionate con la sola pena pecuniaria o con pene detentive non superiori nel massimo a 5 anni quando emerge una particolare tenuità dell’offesa e il reato è stato commesso da delinquente non abituale; il tutto senza pregiudizio per la possibilità di proporre azione per il risarcimento dei danni in sede civile.

Delega specifica, poi, sul fronte della depenalizzazione che prevede trasformazione in illecito amministrativo dei reati per i quali è prevista la sola misura della multa o dell’ammenda. Con l’eccezione di materie come l’edilizia, la sicurezza pubblica, la proprietà industriale.

Tra i reati che saranno oggetto di depenalizzazione ci sono gli atti osceni e le pubblicazioni oscene, il disturbo del riposo delle persone, le rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive. Ma sarà oggetto dell’intervento di eliminazione del profilo penale anche il reato di omesso versamento delle ritenute nel limite di 10mila euro. Spazio poi alla sospensione dei termini di prescrizione in caso di imputato che resta contumace.

La commissione Giustizia, nel corso della seduta, ha approvato anche il testo che riformula il delitto previsto dall’articolo 416 ter del Codice penale sul voto di scambio. “Siamo nella giusta direzione – dice Ferranti – per poter avere una fattispecie idonea a punire severamente lo scambio elettorale tra politica e mafia non solo se vi é erogazione di denaro ma anche in caso di trasferimento di qualunque altra utilità. È urgente e essenziale rinforzare il sistema anticorruzione per combattere al meglio l’eventualità di infiltrazioni criminali nelle istituzioni e colpire la capacità di condizionamento di eletti collusi con le organizzazioni mafiose”.