Una proposta di legge per legalizzare la cannabis

Di Andrea Oleandri, Cild.

Come l’Uruguay, alcuni stati Americani (Colorado, Washington, Oregon, Alaska, Distretto di Columbia) e ancora altri Paesi in giro per il mondo, anche il Parlamento Italiano prova a superare la guerra alla droga e lo fa con un disegno di legge di iniziativa parlamentare per legalizzare la cannabis. La proposta è stata presentata alcuni giorni fa e sottoscritta da un intergruppo di cui, finora, fanno parte 218 tra deputati e senatori – un numero rilevante, se si tiene conto che i parlamentari italiani sono 945. Si tratta di una proposta che rappresenta un cambio epocale rispetto alle politiche degli ultimi venticinque anni, fortemente repressive nei confronti dei consumatori – in particolare con la legge Fini-Giovanardi poi abrogata dalla Consulta per incostituzionalità – e che trova un largo consenso da parte dell’opinione pubblica. Da un sondaggio che l’intergruppo ha affidato all’Ipsos, risulta che il 73% degli italiani è favorevole alla legalizzazione della cannabis, compresi – anche se con percentuali di poco superiori al 50% – gli elettori di centrodestra. Il disegno di legge è il punto di partenza per una legge organica che si basi su tre pilastri: consumo e autoproduzione, commerciale, terapeutico. Eccone i punti principali.

Possesso | Ogni persona maggiorenne potrà detenere fino a 15 grammi a casa e avere con sé fino a 5 grammi, anche a scopo ricreativo. Resta il divieto assoluto per i minorenni, così come continuerà ad essere punito lo spaccio. Sarà poi concessa l’autocoltivazione: ognuno potrà possedere fino a 5 piante previa autorizzazione all’agenzia dei monopoli. Verrà a tal proposito modificata anche la legge sulla privacy, affinché questa fattispecie di comunicazione sia compresa tra quelle a maggior protezione. Novità anche per i Cannabis Social Club di cui potranno far parte fino a 50 persone (tutte maggiorenni) che potranno coltivare marijuana in forma associata, senza fini di lucro, per un totale di 250 piante.

Vendita | Si potrà coltivare, lavorare e vendere la cannabis al dettaglio. Per tutte Dopo la condanna della Corte europea, il Parlamento finalmente riconosca le unioni fra persone dello stesso sesso queste possibilità servirà un’apposita licenza fornita dai monopoli. Sarà invece vietata l’importazione e l’esportazione.

Consumo terapeutico | Sarà concessa l’autoproduzione e saranno facilitate le procedure per il reperimento di farmaci a base di cannabis. Altro aspetto rilevante della legge è il divieto di fumare nei luoghi pubblici o anche solo aperti al pubblico (es. nei parchi) e il fatto che il 5% dei proventi derivanti dalla legalizzazione confluirà nel fondo per la lotta alla droga così da incentivare le campagne di prevenzione. L’obiettivo della legge è di superare il sistema di criminalizzazione del consumatore, ma anche quello di togliere soldi alla criminalità organizzata, facendoli invece confluire nel bilancio statale e, al contempo, aiutare l’economia del paese, dando vigore a diversi settori (agricoltura, commercio, ecc.) legati alla filiera della produzione, della lavorazione e del consumo. «Contiamo – hanno ribadito i parlamentari – di approvare la legge in questa legislatura».