Stop ai pregiudizi e all’intolleranza contro l’Islam

Il Forum dei Giornalisti iracheni senza frontiere condanna con fermezza il giornale italiano Libero e il titolo (Bastardi Islamici) dato all’articolo pubblicato dopo la recente strage a Parigi, senza che venisse identificata l’origine del terrorismo come ‘Daash’ e ‘Al Qaeda’ o altre organizzazioni terroristiche. Questa pratica contrasta con la filosofia di tolleranza e coesistenza tra culture, alimentando ulteriori tensioni e conflitti e non coadiuvando intellettuali e giornalisti a leggere l’Islam in maniera oggettiva e lontana dai pregiudizi. Per le popolazioni islamiche il terrorismo è il primo intruso, e noi che siamo in Iraq viviamo da più di un decennio la guerra contro le organizzazioni terroristiche sostenute da diversi paesi. Ricordiamo, inoltre, che la stampa e la cultura italiana mantengono relazioni reciproche con gli iracheni da decenni, che si fondano sulla diffusione dello spirito di amore e di pace tra le diverse culture dei due paesi. Dunque è sbagliato generalizzare e dichiarare che la libertà di espressione possa coincidere con la mancanza di rispetto per gli altri nelle loro religioni o nazionalità. E abbiamo già sottolineato la necessità di affrontare il terrorismo e i terroristi e difendere i musulmani del mondo da attacchi e abusi a cui vengono ripetutamente esposti dopo ogni incidente di sicurezza o dopo un attentato terroristico o a seguito di azioni armate da parte di alcuni che affermano l’appartenenza alla religione islamica. Si torna a dire che il motivo è l’assenza di un dialogo continuo tra l’Occidente ed i musulmani moderati che vivono e lavorano in varie parti del mondo, il cui numero è stimato in centinaia di milioni, che differiscono completamente dagli estremisti che hanno stravolto ed abusato dei dettami della religione islamica e dell’essere musulmani. Devono esserci ecclesiastici ed intellettuali dei paesi occidentali ed islamici abbastanza coraggiosi per sedersi allo stesso tavolo e sviluppare piani per sbarazzarsi di questi dilemmi ricorrenti che rendono il divario intellettuale, culturale e sociale talmente ampio al punto da portare il mondo intero sull’orlo dell’esplosione. La prova di ciò è proprio quello che sta accadendo ora in alcune città europee, dai crimini terroristici perpetrati da estremisti islamici contro i civili alle reazioni delle estreme destre europee. Il giornalista e conduttore di programmi del canale satellitare Al – Fayhaa, Falah Alfadhli, commenta: «Penso che ci sia stato un vero e proprio incitamento all’odio e alla violenza, condito dall’ignoranza del giornalista italiano, sulla natura della religione islamica, delle sue radici, delle ideologie di fatto aliene all’Islam e delle posizioni di quei paesi europei, in particolare quei paesi che sostengono queste credenze ‘esotiche’». Infine, la giornalista Ahrar Zalzali, capo redattore della Mirror Foundation, condanna ciò che il quotidiano italiano ha pubblicato e il suo giornalista, che avrebbe dovuto innanzitutto essere professionale nel proprio lavoro.