A due anni dalla rivolta degli immigrati l’Arci a Rosarno alla Festa dei Popoli

A due anni dalla rivolta degli immigrati a Rosarno, il circolo Arci Casa del Popolo Giuseppe Valarioti e l’Arci di Reggio Calabria, col sostegno di Arci Calabria e Arci nazionale, ha partecipato alle iniziative che si sono svolte nel paese e a San Ferdinando a sostegno dei migranti.
La giornata antirazzista è iniziata con un giro nei luoghi di ritrovo e alloggi provvisori dei migranti tra cui il Centro ex-Pomara.
I volontari dell’Arci hanno distribuito panettoni, per un giorno simbolico dolce di solidarietà e accoglienza.

I nostri volontari hanno poi fatto tappa nella zona industriale di San Ferdinando, che dovrebbe ospitare un impianto di rigassificazione, aderendo all’appello di Africalabria e alla Festassemblea in difesa del lavoro e del territorio, che va salvaguardato dalla costruzione di megaimpianti e restituito agli agricoltori e alle popolazioni locali.
L’iniziativa dell’Arci si è conclusa in serata con la partecipazione alla Festa dei Popoli, organizzata dall’Amministrazione comunale.
Alla serata hanno partecipato associazioni culturali e di volontariato per testimoniare l’impegno antirazzista. La festa si è conclusa con un concerto, mentre in Piazza Duomo si raccoglievano le firme per la campagna L’Italia sono anch’io.
A Rosarno e in Calabria, nonostante il ruolo positivo esercitato dal terzo settore, dalle comunità d’accoglienza e dalla rete Sprar, la presenza dei migranti continua ad essere gestita come emergenza. La politica regionale e nazionale stenta ad individuare le contromisure necessarie ad affrontare la gravissima situazione in cui versa il territorio e in particolare la piana di Gioia Tauro.

Oggi a Rosarno non solo nulla è cambiato, ma in alcuni casi la realtà e più critica e complessa di quanto non fosse prima. Il comparto agricolo è letteralmente al collasso; le clementine e le arance rimangono incolte; i lavoratori immigrati sono costretti a vivere in strutture fatiscenti per assenza di lavoro e di un intervento strategico da parte dello Stato. La comunità locale e la nuova amministrazione da sola non può farcela, nonostante i progetti e le risorse messe a disposizione dalla giunta. Per questo siamo impegnati accanto al Sindaco, ai rosarnesi e ai migranti per evitare emergenze e tragedie annunciate.