Diritti dell’infanzia: una discussione globale per uno dei temi al centro di Circomondo a Siena

La manifestazione di Circomondo organizzata da Arci Siena e dall’associazione
Carretera Central è stata molto più di un evento culturale e di scambio internazionale importante, ha promosso un percorso di relazioni associative e di cooperazione internazionale assolutamente innovativo e al tempo stesso di rilevante valore sociale, per le realtà e le operatrici e operatori che vi hanno preso parte e anche per chi è stato invitato dall’esterno.
Peccato che le date abbiano coinciso con la fine delle ferie invernali, altrimenti vi sarebbe sicuramente stata una presenza anche istituzionale di rilievo. La stessa Direzione generale della cooperazione allo sviluppo e la segreteria del Ministro Riccardi hanno espresso ‘vivo interesse’ e chiesto materiali e informazioni, oltre ad aver patrocinato queste giornate internazionali del Circo Sociale.

Il 5 gennaio, la mattina, è stato realizzato un panel/confronto sulle tematiche della cooperazione e solidarietà legata all’infanzia, con la presenza di rappresentanze in Italia delle Nazioni Unite (programma Art di UNDP), dell’Unicef Italia, di Arcs e dei referenti della campagna Un cuore si scioglie, promossa in Toscana dal mondo Unicoop e da ong e associazioni, tra cui il comitato regionale Arci. Gli ospiti intervenuti hanno sottolineato la lontananza politica e reale dal raggiungimento entro il 2015 degli Obiettivi del Millennio, in questo caso affrontando quelli legati all’educazione, alla salute, alla promozione della parità di genere, peraltro evidenziando le difficoltà delle politiche italiane a dare un contributo con coerenza tra gli interventi e i settori e in maniera efficace.
Nel 2010 parlare di diritti per l’infanzia e l’adolescenza significa porsi davvero in una dimensione globale, che va dalla rilettura delle politiche di welfare, alla tutela della scuola pubblica, al sostegno e rafforzamento delle attività no profit per l’educazione informale, alla garanzia per bambine e bambini delle famiglie immigrate del riconoscimento dei diritti di cittadinanza e di pari dignità. Il nostro Paese continua ad essere lontano dalla piena adesione alla Convenzione dei Diritti del Fanciullo che pure decenni fa, ormai, ha accolto e sottoscritto: anche per quanto riguarda l’applicazione effettiva delle Linee Guida sui Diritti dell’Infanzia che nella sua politica di cooperazione internazionale negli anni ’90 ha redatto e a cui nelle priorità di intervento pluriennali si richiama.

Gli interventi del pubblico internazionale ai confronti sul tema infanzia/circo sociale del 5 gennaio sono stati espliciti e ‘accorati’ nel sottolineare che la sfida della cooperazione e della ‘crescita’ condivisa passa da uno scambio e un lavoro globale, dalla costruzione di reti associative che tengano alto l’interesse comune sulle tematiche della partecipazione attiva di cittadine e cittadini del mondo alla lotta a ogni fenomeno di emarginazione sociale, le cui prime vittime sono le giovani generazioni.
Info: stilli@arci.it