N°1 La crisi uccide

Secondo gli agghiaccianti risultati di un’indagine dell’ Eures, ogni giorno almeno un disoccupato italiano si toglie la vita a causa degli effetti devastanti della crisi economica sul tessuto sociale del Paese. L’indagine ha preso in esame il 2009, l’anno del crac finanziario della Lehman Brothers che ha provocato il fallimento di centinaia di aziende in tutto il mondo. I suicidi dei disoccupati sono infatti aumentati di ben il 37,4% rispetto al 2008, un aumento che non può assolutamente essere casuale. A uccidersi quasi sempre uomini adulti, espulsi dal mercato del lavoro o che non sono mai riusciti a entrarvi. Particolarmente colpito da questo dramma sociale il nord del paese, dove si è registrato il 53,6% dei casi totali.
Ma il Mezzogiorno non sta meglio, con un aumento dell’11% nei suicidi proprio nel 2009, segno che la crisi ha colpito, e duramente, in tutta Italia. Visto il cattivo andamento dell’economia mondiale ed europea il fenomeno potrebbe purtroppo far registrare un ulteriore incremento, e ultimamente sono saliti alla ribalta della cronaca anche i suicidi degli imprenditori, di fronte all’impossibilità di continuare la propria attività.