N°1 ‘Per non morire di mafia’, un progetto-spettacolo contro il silenzio

Un evento da non perdere Per non morire di mafia, l’iniziativa culturale sulla legalità che l’associazione Sicilia Teatro, in collaborazione con il Teatro Eliseo che la ospita, realizzerà a Roma il 16 gennaio articolata in due distinti momenti: un incontro pubblico pomeridiano con il Procuratore nazionale Pietro Grasso e lo spettacolo serale dal titolo Per non morire di mafia, tratto dal libro omonimo di Pietro Grasso.
L’iniziativa ha ricevuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio di Comune e Provincia di Roma e della Regione Lazio e l’adesione di Arci, Fondazione Antonino Caponnetto e Libera, tra le più importanti associazioni nazionali impegnate nella lotta alle mafie. Il progetto è ideato e curato da Antonella Moretti dell’associazione culturale Fac. Totum Art. Il senso del progetto si realizza per intero offrendo l’opportunità di conciliare spettacolo ed approfondimento delle tematiche sulla legalità: nel pomeriggio a partire dalle 17 Pietro Grasso, intervistato da Attilio Bolzoni, incontra la città di Roma e i giovani delle associazioni antimafia impegnati nei progetti di recupero dei beni confiscati alle mafie, che avranno l’opportunità di testimoniare le loro esperienze e porre domande direttamente al Procuratore
nazionale. A seguire il monologo teatrale con Sebastiano Lo Monaco per la regia di Alessio Pizzech: il monologo di un uomo ‘contro’, che mette la sua vita in prima linea per salvare la speranza di un futuro possibile. Lo spettacolo prende spunto dalla testimonianza umana e professionale, dalle riflessioni e gli interrogativi che il Procuratore Grasso si pone nel suo libro Per non morire di mafia: se Falcone e Borsellino teorizzarono che per combattere la mafia è necessario conoscerla, il loro ‘erede’, a sua volta impegnato da trent’anni contro la criminalità organizzata, aggiunge che oggi per contrastare la mafia è indispensabile avere la percezione esatta della sua pericolosità, soprattutto nel tentativo di parlarne alle coscienze dei più giovani. È partendo da questi presupposti che l’uomo di teatro e il magistrato hanno condiviso la stessa necessità: restituire un’esperienza rendendola simbolica, elaborando un evento che si colloca nel rito collettivo dell’incontro tra il teatro e la società civile, dando vita ad un vero e proprio progetto-spettacolo contro il silenzio, per far parlare, discutere, reagire.
«Non un semplice spettacolo ma un ritratto, un’indagine emotiva, una discesa nel cuore vibrante del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità – spiega il regista Alessio Pizzech – la grande storia si intreccia alla storia del singolo fatta di paure, di scelte familiari, di piccoli atti di coraggio e determinando l’emergere, nel fluire della coscienza del personaggio di parole chiave che in modo inequivocabile dimostrano l’attualità della parola di Grasso.
Uno spettacolo che trae il suo interesse dalla capacità di sollecitare domande, analisi e una maggiore consapevolezza negli occhi degli spettatori. Il grido del personaggio è rivolto alle coscienze: su di esse vuole suscitare una presa di posizione e l’assunzione di una speranza possibile che possa dare corpo ad un’utopia per le nuove generazioni.
Un monologo quindi che riconduce il teatro alla sua funzione civile ed evocativa, capace di disegnare gli uomini e di delineare esperienze di vita che possano divenire modelli».
L’ingresso per lo spettacolo serale è ridotto per i soci delle associazioni coinvolte (costo 12 euro).
Per informazioni e prenotazioni è possibile
consultare il sito del Teatro Eliseo.
Info: www.teatroeliseo.it