N°7 A dieci anni dal primo FSE, la proposta di un nuovo grande incontro europeo di società civile a Firenze

Di fronte alla crisi, l’Europa cede al mercato i diritti, la democrazia, la sua unità. Forse il suo stesso futuro.

Di sicuro quello dei suoi cittadini. Invece che agire secondo un principio di solidarietà verso i paesi in maggiore difficoltà, li strangola. Arrivando perfino a mettere in discussione l’esercizio di quel briciolo di sovranità rimasta loro grazie all’esercizio del voto. Il neoliberismo non è solo una dottrina economica. È nato come ideologia politica, e da sempre ha un nemico dichiarato: la democrazia. Chi la difende, non può non sentire l’imperativo categorico di fare il possibile per mantenere ed allargare lo spazio pubblico democratico, il luogo dove possano convergere gli attori sociali che in tutta la loro pluralità condividono la resistenza a questo progetto devastatore, e la ricerca/azione di un altro modo di vivere, di convivere e di essere Europa.

Quasi dieci anni fa, a novembre, Firenze ospitò il più grande spazio pubblico democratico mai realizzato, il primo Forum Sociale Europeo. Suore e sindacalisti, centri sociali e volontariato, associazioni e movimenti, in centomila per quattro giorni si diedero forza a vicenda. Un milione di persone manifestò contro la guerra e da lì nacque la proposta della giornata mondiale contro la guerra in Iraq, centodieci milioni in piazza in tutto il mondo il 15 febbraio del 2003.
Il Forum Sociale Europeo non ha retto al tempo, alle divisioni politiche, al ripiegamento nazionale e al cambio di fase. Ma il tema della ricostruzione di uno spazio pubblico aperto ed includente non è rimpianto del passato, è esigenza per oggi e per il futuro.

E per questo, su proposta di un gruppo di attivisti fiorentini, in Italia e in Europa sta arrivando una proposta: produrre a Firenze, nel novembre di quest’anno, un grande incontro europeo di società civile, campagne, reti, sindacati, movimenti per difendere la democrazia e trovare insieme la forza di affermare un’altra Europa.
Il biglietto di ingresso sarà l’adesione alla Carta dei Principi del Forum Sociale Mondiale, la più rappresentativa rete sociale del pianeta, che sancisce fra gli altri il principio della nonviolenza e della autonomia della società civile organizzata.
L’invito è rivolto a chi c’era allora, ma soprattutto al nuovo, alle nuove generazioni, alle nuove tematiche, alle nuove resistenze e pratiche che costruiscono ogni giorno laboratori di futuro possibile. La maggior parte di questi vivono nella dimensione territoriale, e il territorio sarà al centro dell’incontro europeo. A partire naturalmente da quello di Firenze e della Toscana, che non sono chiamati solo ad ospitare l’evento ma a nutrirlo e a gestirlo.

A ciascuna organizzazione viene chiesto di coinvolgersi nel tavolo locale e nazionale, di contattare i propri alleati in tutta Europa, divcollocare in quei giorni a Firenze proprie iniziative,e di costruire insieme le parti di programma che saranno dedicate alle connessioni, alle convergenze e coalizioni.

Info: bolini@arci.it