N°14 Anziani: in aumento le richieste di intervento alle associazioni, dove le istituzioni pubbliche non riescono ad arrivare

Gli interventi sociali realizzati da Auser soddisfano una domanda sociale in forte crescita, in genere non coperta dalle istituzioni pubbliche locali preposte; si tratta di una domanda variegata, al cui interno si intrecciano le necessità collegate alla povertà (soprattutto nelle grandi città del Nord, dove emerge la fragilità economica e relazionale delle donne vedove, sole e molto anziane), bisogni socio-sanitari collegati alle condizioni di non autosufficienza e di parziale non autosufficienza degli anziani, bisogni di compagnia, socialità e di ‘benessere’, le necessità di spostamento nel territorio.
In particolare, la richiesta di servizi di mobilità e collegati ai trasporti è ormai un fenomeno in forte crescita, che dipende non solo dalla necessità, da parte degli anziani, di raggiungere uffici pubblici e presidi ospedalieri e ambulatoriali, ma anche dal desiderio, espresso da una quota rilevante di utenti ultrasettantacinquenni soli, di spostarsi nel territorio per svolgere attività sociali e in modo particolare relazionali, e sbrigare in modo autonomo pratiche d’ufficio.

In definitiva, le attività convenzionate svolte da Auser rispondono a un ‘nuova’ domanda sociale espressa dagli anziani, che si indirizza verso l’uso ‘attivo’ del territorio; domanda che può essere soddisfatta sempre meno attraverso il ricorso alla istituzionalizzazione; al contrario, richiede il potenziamento del sistema dei servizi reali e la creazione di nuove opportunità (integrazione sociale, promozione del benessere, invecchiamento) nelle comunità locali. Auser è partner di una rete estesa di soggetti sociali. Essi svolgono, anche sollecitati dagli enti territoriali, importanti funzioni pubbliche nelle attività di contrasto alla povertà, di promozione della salute e della qualità della vita degli anziani.
Le organizzazioni di volontariato intervengono non solo nella gestione di servizi e interventi sociali ‘per conto’ degli enti locali, ma anche e soprattutto per promuovere e realizzare sul territorio spazi di autoorganizzazione (che in diversi casi si trasformano in veri e propri momenti di autogoverno), innescando politiche sociali più mirate all’evoluzione socio-demografica e ai nuovi bisogni delle popolazione anziane.
Tra i punti di criticità, la forte sollecitazione che gli enti territoriali esercitano nei confronti delle associazioni per la gestione di ‘pezzi’ di servizi sociali.

Nel 2011 e nei primi mesi del 2012, le convenzioni sottoscritte da Comuni e Auser si caratterizzano per la presenza di un numero elevato di servizi e interventi ‘integrativi’ richiesti al volontariato. A tale complessità dell’intervento richiesto spesso non corrisponde però un’adeguata regolazione nonché l’attivazione di un processo di programmazione sociale condivisa.