N°17 Dalla democrazia formale alla democrazia sostanziale. Verso la comunità solidale

Il 18 maggio si apriranno i lavori del V Congresso di Arci Solidarietà onlus che si concluderanno, il giorno seguente, con l’elezione del nuovo consiglio direttivo e del Presidente. Al Congresso prenderanno parte, oltre ai soci, alcuni esponenti della scena politica e dell’associazionismo romano con cui Arci Solidarietà ha vissuto i passaggi fondamentali della sua storia quasi ventennale. Il Congresso sarà l’occasione per discutere e confrontarsi sulle tematiche più importanti presenti nel dibattito pubblico nazionale ed internazionale ed anche sui principali problemi che affliggono la società attuale e di cui il terzo settore e le istituzioni locali devono farsi carico.
Il voto politico in Francia ed in Grecia e quello amministrativo in Italia, che al di là delle evidenti differenze, hanno segnato una netta bocciatura delle politiche di austerity nazionali ed europee e che impongono l’assunzione di misure che vadano incontro alle reali necessità dei cittadini. L’antifascismo, valore fondante dell’Arci tutta e spesso intaccato da movimenti dichiaratamente fascisti che si nascondono dietro l’associazionismo di promozione sociale e che hanno contribuito, in questi anni, a un aumento del clima di violenza e intolleranza. La lotta per la parità dei diritti e dei generi.
La discriminazione delle donne e l’omofobia che, partendo dalle relazioni private, influenzano le costruzioni sociali più ampie, le relazioni di lavoro, la vita partecipativa e organizzativa. Il problema del lavoro, del precariato, della disoccupazione di giovani, donne e immigrati. L’aumento dei suicidi di uomini e donne che non riescono a sopportare il peso della crisi, della riduzione degli stipendi, della disoccupazione. La lotta per i beni comuni, affinché siano garantiti a tutti come beni pubblici, e che vanno dalla privatizzazione dell’acqua al tentativo di privatizzare le scuole e le università. Le politiche sugli immigrati in generale e soprattutto sui rom, di cui Arci Solidarietà si occupa da molti anni. Politiche che risentono, oggi, di una visione inquinata dalla retorica dell’invasione e che non vanno nella direzione dell’interazione tra le culture. La scolarizzazione dei minori e adolescenti rom, principale impegno di Arci Solidarietà fin dalla sua costituzione, in questo contesto, assume un ruolo fondamentale nell’acquisizione dei diritti, oggi negati, e nell’ottica della partecipazione e della reale integrazione nella vita cittadina. Questi i temi del V congresso di Arci Solidarietà che si propone, tra le altre cose, di rilanciare e rafforzare l’associazionismo laico e di sinistra, di promuovere il diritto di ciascuno di gestire al meglio il proprio tempo libero, di rilanciare le campagne per il diritto di cittadinanza dei migranti, di migliorare le condizioni dei lavoratori precari e di rafforzare il ruolo dei lavoratori del sociale. Costruire la comunità solidale per Arci Solidarietà significa favorire il dialogo tra le persone, rafforzare la cittadinanza attiva, sostenere la cultura, la giustizia e la legalità democratica, il lavoro sociale. In estrema sintesi, sostanziare la democrazia in quanto partecipazione.
Info: www.arcisolidarietaonlus.eu