N°18 Festa della Repubblica e dell’acqua pubblica L’appello per la manifestazione del 2 giugno

Promossa dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, si terrà il 2 giugno a Roma una manifestazione nazionale per chiedere il rispetto del risultato referendario, sia per quel che riguarda la ripubblicizzazione del servizio idrico, sia in relazione all’eliminazione del quota di profitto nella determinazione delle tariffe. Di seguito l’appello che convoca l’appuntamento a cui l’Arci ha aderito.

«A un anno dalla straordinaria vittoria referendaria, il governo Monti e i poteri forti si ostinano a non riconoscerne i risultati e preparano nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell’acqua agli interessi dei privati, in particolare costruendo un nuovo sistema tariffario che continua a garantire i profitti ai gestori. Non solo. Da una parte Bce, poteri forti finanziari e governo utilizzano la crisi economico-finanziaria per rendere definitive le politiche liberiste di privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici, di smantellamento dei diritti del lavoro, del welfare e dell’istruzione, di precarizzazione dell’intera vita delle persone. Dall’altra le politiche d’austerità ridimensionano il ruolo dell’intervento pubblico per poi alimentare l’idea che la crescita sia possibile solo attraverso investimenti privati, che in realtà si appropriano dei servizi e devastano il territorio. È in atto il tentativo di imporre definitivamente il dominio delle ‘esigenze dei mercati’ sulla democrazia, ovvero il diritto di tutte e di tutti a decidere collettivamente sul proprio presente e futuro. Il 2 giugno è da sempre la festa della Repubblica, ovvero della res publica, di ciò che a tutte e tutti appartiene. Una festa da anni trasformata in parata militare, come se quella fosse l’unica funzione rimasta a un pubblico che si vuole progressivamente consegnare agli interessi dei grandi gruppi bancari e dei mercati finanziari. Ma la Repubblica siamo noi. Le donne e gli uomini che nella propria quotidianità e in ogni territorio lottano per la riappropriazione sociale e la tutela dell’acqua e dei beni comuni, per un welfare universale e servizi pubblici di qualità, per la dignità del lavoro e la fine della precarietà, per il diritto alla salute e all’abitare, per l’istruzione, la formazione e la conoscenza, per la trasformazione ecologica della produzione, a partire dal Forum Alternativo dei Popoli di Rio+20, per politiche di pace e cooperazione. Le donne e gli uomini che pensano che i beni comuni siano fondamento di un nuovo modello produttivo e sociale. Le donne e gli uomini che rivendicano una nuova democrazia partecipativa. Crediamo sia giunto il momento in cui siano queste donne e questi uomini a riempire la piazza del 2 giugno (ore 15, piazza della Repubblica, Roma). Con l’allegria e la determinazione di chi vuole invertire la rotta. Con la consapevolezza di chi sa che il futuro è solo nelle nostre mani».

Per adesioni scrivere a

segreteria@acquabenecomune.org