“Carcere e femminle”: il 28 giugno tavola rotonda alla Casa Circondariale di Livorno

Si terrà giovedì 28 giugno alle ore 9.30 presso la Casa Circondariale di Livorno l’iniziativa conclusiva di “Carcere e femminile”, progetto promosso da Arci Livorno e realizzato con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del bando per progetti di Associazioni sulla Cittadinanza di Genere.

Il progetto, sostenuto anche dalla Provincia di Livorno e dalla Direzione della stessa Casa Circondariale, è stato realizzato all’interno dello stesso istituto di reclusione ed ha avuto la complessiva finalità di valorizzare la figura e la condizione femminile all’interno del carcere, promuovere la paritarietà tra uomo e donna all’interno della dimensione detentiva, potenziare la qualità delle attività trattamentali, creare occasioni di confronto e scambio culturale tra “esterno” e “interno” e proporre pratiche di narrazione ed auto-rappresentazione per i cittadini che si trovano a confrontarsi con i pregiudizi, gli stereotipi e le discriminazioni diffuse nella nostra società.

Alla tavola rotonda conclusiva parteciperanno: Santina Savoca, Direttrice della Casa Circondariale di Livorno; Febea Fiori, Vicecomandante della Polizia Penitenziaria; Marco Solimano, Garante delle Persone Private delle Libertà Individuali; Gabriele Cantù, Assessore all’Integrazione Sociale del Comune di Livorno; Salvatore Nasca, Direttore U.E.P.E. Livorno.

Seguiranno vari interventi: Simona Bianchi, Psicologa; Patrizia Fedi Bonciani, Coordinatrice del 2° Gruppo di Lavoro “Tutela e Garanzia delle Pari Opportunità – Rapporti istituzionali” della Provincia di Livorno; Arianna Terreni, Presidente della Commissione delle Pari Opportunità del Comune di Livorno; Cinzia Simoni, Operatrice Sociale Arci Livorno. Interverranno anche rappresentanti femminili della Polizia Penitenziaria e dell’Area Trattamentale della Casa Circondariale di Livorno.

Seguirà la proiezione del film “Cesare deve morire”, di Paolo e Vittorio Taviani, ambientato nell’istituto di reclusione di Rebibbia e recente vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012.