Per ricordare Eva, Danciu, Menji e Lenuca

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

 

Il 10 agosto riccorre il quinto anniversario della morte di Eva, Danciu, Menji e Lenuca, 4 bambini arrivati nella nostra città dalla Romania e orribilmente morti in un incendio divampato sotto un cavalcavia della Variante, nella capanna in cui vivevano insieme ai loro genitori. Noi non li abbiamo dimenticati.

Per arrivare nel luogo dove la notte del 10 agosto 2007 sono morti in un incendio Eva, Danciu, Menji e Lenuca, bisogna raggiungere il ponte che scavalca la Variante dalla zona industriale del Picchianti in direzione del Cisternino e di Collesalvetti. E’ l’ultimo cavalcavia sulla Variante in direzione Stagno, prima che la Variante stessa si concluda. Salendo sul ponte, arrivando dal Picchianti in direzione Cisternino, ai bordi della strada ma nell’altro senso di marcia, c’è un sentiero in terra battuta che si inoltra tra i cespugli. Da lì bisogna percorrere a piedi una cinquantina di metri, e prendere la prima deviazione a destra, che porta sotto il ponte, a ridosso di un pilone di sostegno. Lì, tra i rovi e i cespugli, vi sono i resti anneriti delle povere cose bruciate dall’incendio: una rete metallica, un passeggino, oggetti sparsi. C’è anche una piccola croce di legno, con i nomi dei quattro bambini: Eva, Danciu, Menji, Lenuca.

Andateci.

Ogni anno, in pieno agosto, la nostra ferita cittadina torna a sanguinare.

Eva (11 anni), Danciu (8), Menji (4), Lenuca (6) venivano dalla Romania ed erano bambini come tutti gli altri, ma hanno avuto meno tutele, meno diritti e meno fortuna di tutti gli altri.

Meno di tutto.

Sono passati già quattro anni da quella notte, e il ricordo di questi bambini è sempre più sbiadito nella memoria della nostra comunità cittadina, che sin dall’inizio non volle o non seppe assumere pienamente il senso e la portata di questa tragedia e di questo lutto.

Eppure non ci era richiesto niente.

Solo di sentire che erano anche figli nostri.

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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