Un Otto Marzo difficile, segnato dalle cifre tremende di un femminicidio che sembra non avere fine. Per non aggiungere parole inutili, abbiamo scelto quelle della poesia femminile
A Tutte le Donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.
Alda Merini
da La traversata dell’oasi
A giorni alterni sono io la luna
e tu l’immensa terra che mi attira,
e questa notte tu, tu sei la luna
– io ti tengo al guinzaglio –
so che mi stai sognando, mi accarezzi,
i globuli lo sanno del mio sangue,
ogni mio nervo teso come un arco
o un’arpa eolia che vibra al respiro.
Maria Luisa Spaziani
Femminicidio
Desolata virtù d’amore,
ha terrorizzati occhi opachi
nel cammino del destino seviziato..
Duole l’attimo dell’istinto ferale
che chiama la morte
come killer goduriosa
della vita da sigillare
al buio dell’infinito…
e così tu, giovane,
tu madre,
tu amante,
tu tradita,
tu,
semplicemente donna,
tu, ogni volta affogherai
nel tuo sangue,
se non soddisferai
l’orgoglio oscuro
del maschio
che non sopporta
l’umiliazione
del tuo abbandono,
conscio che volevi solo vivere
un’altra vita lontano
da ogni sua ostile
emanazione.
Mariella Mulas