Buon compleanno referendum

Per il compleanno dei refendum fai un regalo all’acqua pubblica: partecipa!

di Paolo Carsetti Forum movimenti per l’acqua

Il 12 e 13 giugno 2011 la maggioranza assoluta delle italiane e degli italiani si è espresso a favore della fuoriuscita dell’acqua e dei servizi pubblici locali da una logica di mercato e di profitto.

È innegabile come questa sia un’indicazione chiara che segnala quale sia la direzione da percorrere nel futuro in tema di garanzie sociali, diritti collettivi e gestione dei beni comuni.

Ad oggi, trascorsi due anni dalla vittoria referendaria, il Governo attuale così come il precedente non hanno compiuto nessun passo in tale direzione, bensì diversi sono stati i provvedimenti, approvati e/o proposti, che muovono in direzione opposta.

Solo l’intervento della Corte Costituzionale del 20 luglio scorso ha ripristinato la volontà espressa dai cittadini dichiarando illegittima quella parte del cosiddetto ‘decreto di Ferragosto’ avanzato dal governo Berlusconi e confermato dal governo Monti.

Ulteriore colpo ai referendum è arrivato il 28 dicembre 2012 dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. L’Authority, guarda caso sempre in un periodo fe-stivo, ha approvato una delibera con cui ha definito la nuova tariffa dell’acqua, sancendo, nei fatti, la negazione dei referendum. Infatti l’Autorità non fa altro che far rientrare dalla finestra ciò che gli elettori e le elettrici avevano cacciato dalla porta, ossia i profitti garantiti ai gestori.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, sin da subito, ha espresso un giudizio assolutamente negativo su quanto approvato dall’AEEG e ha avviato un percorso di mobilitazione volto a chiedere il ritiro della delibera e le dimissioni dei rappresentanti dell’Autorità.

Il contrasto a tale provvedimento muove dalla considerazione secondo cui dopo un pronunciamento così chiaro da parte della cittadinanza, anche l’approvazione di una nuova norma tariffaria non può essere, in nessun caso, considerata mero adempimento tecnico, bensì elemento sostanziale di rispetto del voto democratico della maggioranza assoluta del popolo italiano.

Su tale questione si è espresso anche il Consiglio di Stato il quale ha ribadito che la quota di remunerazione del capitale investito (profitto garantito) è stata indebitamente percepita dai gestori e dunque va eliminata dalla bolletta. A ciò ha fatto seguito la sentenza del TAR Toscana con cui nel marzo scorso ha chiarito che questa quota «viene inevitabilmente travolta dalla volontà popolare abrogatrice…».

Ma ciò che negli ultimi mesi sta emergendo come dirompente sono i processi di ripubblicizzazione del servizio idrico. Da nord a sud sono sempre più numerose le amministrazioni locali che, sotto la spinta dei comitati territoriali, stanno avviando percorsi di riappropriazione dell’acqua. Subito all’indomani del voto referendario il Comune di Napoli aveva dato inizio a questo corso trasformando la propria società a totale capitale pubblico, ARIN S.p.A., nell’azienda speciale Acqua Bene Comune Napoli. Mentre da fine 2012 anche Reggio Emilia, Piacenza, Vicenza, Forlì-Cesena e Pistoia stanno intraprendendo il medesimo percorso. È notizia di poche settimane fa che il Comune di Palermo ha approvato il primo atto concreto di trasformazione dell’AMAP S.p.A. in azienda speciale.

Nel nord Italia, invece, è a Torino che si sta giocando un’importante partita visto che è stata approvata la delibera d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione di SMAT. Delibera, però, ancora sub iudicio di uno studio di fattibilità.

D’altra parte il movimento per l’acqua si è posto il problema d’incidere a livello europeo per cui a settembre scorso è stata lanciata la campagna per l’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) per l’acqua come diritto umano, iniziativa che ha raggiunto il suo obiettivo di raccolta firme a livello continentale e verrà presentata a settembre 2013 alla Commissione Europea, anche se in Italia mancano ancora circa 10.000 firme per raggiungere le 55.000 richieste.

L’invito, dunque, è quello ad attivarsi andando a firmare sul sito www.acquapubblica.eu.

Le iniziative messe in campo in questi due anni per l’attuazione dei referendum, oltre al fatto che la lotta per l’acqua si è sempre più intrecciata con le altre vertenze per la difesa dei beni comuni e contro le speculazioni, dimostrano la persistenza del movimento dell’acqua e le ragioni profonde che hanno portato alla vittoria referendaria del 2011. L’invito a tutte e tutti è quello di partecipare alle iniziative in programma in occasione del secondo anniversario dei referendum. A Roma la mattina del 12 giugno a Piazza Montecitorio si svolgerà la prima assemblea dell’intergruppo parlamentare per l’acqua bene comune in cui i deputati e senatori che decideranno d’intervenire sottoscriveranno la proposta di legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico promossa dal Forum dei Movimenti per l’Acqua, depositata in Parlamento nel 2007 e da allora rimasta indiscussa. Mentre nel pomeriggio il Coordinamento Romano Acqua Pubblica organizza un’iniziativa in piazza S. Cosimato dalle ore 18 Buon compleanno referendum, durante la quale si terrà il dibattito Fuori i privati dall’acqua, verso la ripubblicizzazione, a cui parteciperà Stefano Rodotà. Seguirà il concerto del Ponentino Trio e l’intervento di Ascanio Celestini.

 

Informazioni su tutti gli appuntamenti su www.acquabenecomune.org

 

In allegato la locandina dell’iniziativa a Roma