E’ tempo che il burattino diventi uomo. E’ tempo che cresca, che venga educato, che si redima. E’ tempo che abbia i suoi fans. E’ tempo che abbia il suo presentatore e la sua valletta. E’ tempo che non cerchi più suo padre, ma che lo lasci a marcire nel ventre del pescecane, dove si è nascosto sin dall’inizio, con il suo divano e la sua tv satellitare. E’ tempo che vada al gran teatro con una tanica di benzina, pronto a dargli fuoco. E’ tempo che si prenda con la forza le sue monete d’oro. E’ tempo che vaghi nel campo dei miracoli, inciampando nei cumuli di croci. E’ tempo che compri azioni e che porti lingotti in Svizzera. Ma soprattutto è tempo di impiccare all’albero qualcun altro al posto suo: perché lui ci serve.
E’ vero: finora è stato cattivo. E noi uomini giusti lo abbiamo dichiarato colpevole. Ma ora vogliamo che si redima. Per questo lo condanniamo alla libertà, per questo gli diamo una possibilità, per questo lo riportiamo alla vita: perché ci serve.
Ci serve per fare spettacolo. Ci serve per vendere e rivendere. Ci serve per parlare alla pancia. Ci serve per farne un eroe: per andare alla guerra, per aumentare gli incassi, per difendere il paese, per raggiungere il pareggio di bilancio.
Sì, è tempo che il burattino diventi uomo: che creda, obbedisca, combatta. Che non dia scampo ai nostri nemici. E infine neanche ai nostri amici. Neanche a noi. E neppure a se stesso.
Finché dal quel pezzo di legno abbattuto non nascerà davvero un’altra storia.
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VENERDI’ 2 AGOSTO ore 21.30
EFFETTO VENEZIA, PIAZZA DEI DOMENICANI, LIVORNO
PINOCCHIO BUM BUM!
liberamente ispirato alla fiaba Pinocchio
un progetto di ARCI Solidarietà Livorno
in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Livorno e con il Coordinamento Femminle ANPI-ANPPIA
con il contributo della Regione Toscana – Progetto “Teatro in carcere” e del Comune di Livorno
con la compagnia dei detenuti della Casa Circondariale di Livorno
ideazione e messa in scena: Alessio Traversi
con: Karim Abdelkabir, Chokri Amri, Sami Amri, Karim Ben Salem, Nicola Capasso, Raffaele Corsetti, Mauro D’Ambrosio, Megri Fethi, Lido Frangini, Renzo Lemmi, Pietro Palmisani
e con la partecipazione di Giovanna Gorelli e Francesca Ricci
organizzazione interna: Mara Bosi
organizzazione generale: Francesca Ricci
con la collaborazione di Paola Lorenzi e Giovanna Gorelli
costumi messi a disposizione dalla Fondazione Teatro Goldoni