COMUNICATO DI ARCI LIVORNO IN MERITO ALLA GARA PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI EMRGENZA ABITATIVA DEL COMUNE DI LIVORNO

COMUNICATO DI ARCI LIVORNO IN MERITO ALLA GARA PER L’AFFIDAMENTO

DEI SERVIZI DI EMRGENZA ABITATIVA DEL COMUNE DI LIVORNO

Con riferimento al comunicato intitolato “Una gara fasulla che conferma un servizio assai carente e assai costoso” pubblicato oggi sul sito pisorno.it a firma Daria Faggi e Paolo Gangemi, e presumibilmente inviato ad altri organi di informazione, comunichiamo che abbiamo dato mandato al nostro avvocato di verificare se vi sono le modalità di procedere per vie legali contro i suddetti.

Tale comunicato, giunto dopo una sequela di pubbliche insinuazioni alle quali finora avevamo deciso di non dare peso, riporta notevoli falsità, lesive non solo dell’immagine della Pubblica Amministrazione ma anche della nostra Associazione, al punto che riteniamo ormai inevitabile affrontarle nelle sedi più opportune.

Nel frattempo, a beneficio della pubblica opinione, riteniamo opportuno fare subito chiarezza su quanto falsamente affermato, in particolare sull’ipotesi per cui la gara pubblica rappresenti un “modo trasversale di finanziamento”, per addurre le quali si riportano volutamente dati erronei e oltretutto lesivi della reputazione di nostri singoli operatori.

Ci preme in particolare sottolineare come gli operatori indicati all’interno del progetto da noi presentato per partecipare alla Gara per l’affidamento dei Servizi di Emergenza Abitativa del Comune di Livorno siano stati, all’interno del progetto stesso, rigorosamente suddivisi tra operatori impegnati nei servizi, con relativi costi imputabili, e figure atte a portare un valore aggiunto al progetto senza implicare alcun costo per il servizio. Nel progetto è chiaramente scritto che, agli operatori impegnati nel servizio “ai fini dell’efficacia e della qualità del servizio, Arci Solidarietà affiancherà, senza aggiunta di costi del personale sul piano economico, una figura incaricata di curare a livello complessivo il raccordo tra i servizi di emergenza abitativa, la rete Arci e le realtà del terzo settore coinvolte a supporto della complessiva progettualità di rete”. Tale figura è individuata in Marco Solimano. Analogamente è chiaramente scritto che “ai fini del potenziamento complessivo del servizio, da perseguire attraverso lo sviluppo di ulteriori azioni progettuali, anche in riferimento a bandi regionali, nazionali ed europei (così come è stato negli anni passati in riferimento alla nascita di attività quali la Portineria Sociale di Condominio) Arci Solidarietà affiancherà a questo staff, senza aggiunta di costi del personale sul piano economico, una figura con competenze riconosciute in ambito di progettazione e ricerca sociale”. Tale figura è individuata in Alessio Traversi, che svolge tra le altre funzioni per Arci Solidarietà Livorno quella di progettista. Pertanto invece di ipotizzare un “modo trasversale di finanziamento che passa per una finta gara”, sarebbe bastato che Daria Faggi e Paolo Gangemi avessero letto con attenzione il nostro progetto e il relativo piano finanziario; e avrebbero così compreso come gli altri operatori, inclusi invece con i relativi costi per l’impegno nelle varie attività del servizio, siano stati definiti in modo e ruolo adeguati, costi compresi, a garantire la qualità del servizio così come concepito nel nostro progetto.

Precisiamo poi che, pur non essendo affatto fautori delle gare al massimo ribasso in ambito di servizi sociali, la nostra proposta presenta comunque un ribasso di oltre il 7% rispetto alla base d’asta, e che nella nostra proposta economica, come si evince ancora dal piano finanziario, sono incluse anche quote annuali di euro 5000 per il servizio di Emergenza Freddo e di euro 5000 per attività di manutenzione, per cui il “risparmio” paventato da Faggi e Gangemi assume nella pratica proporzioni ben ridotte rispetto a quanto affermato, posto sempre che a nostro avviso in ambito sociale le scelte al “massimo risparmio” non sempre producono la massima qualità dei servizi.

Per il resto il giudizio espresso da Faggi e Gangemi sulla procedura di valutazione da parte della Commissione è del tutto soggettivo: fortunatamente ognuno si può fare un’idea oggettiva attraverso la lettura del verbale della stessa Commissione e dei progetti presentati, tutti materiali a disposizione per una consultazione pubblica.

Ma questo non basta. In uno stato di diritto nessuno si può permettere di sparare menzogne e non pagare dazio. Per cui, davanti ad affermazioni che definiscono una gara pubblica “finta selezione con un esito stabilito a priori” e la equiparano a una “forma di finanziamento privato”, non si può far altro che ricorrere agli avvocati.

Infine, per stemperare il nostro sconcerto con una nota ironica, stendiamo un velo pietoso sulle righe in cui Faggi e Gangemi ricordano il nostro “diniego scortese all’offerta di partecipare insieme alla gara”: se essi stessi tenessero presenti le quanto meno curiose modalità con cui questa proposta ci fu a suo tempo fatta dallo stesso Gangemi, forse avrebbero meno enfasi nel rivendicare nel loro comunicato quanto sia “fatto salvo” il loro “orgoglio”.

Marco Solimano – Presidente di Arci Livorno

Cinzia Simoni – Presidente di Arci Solidarietà Livorno

Il comunicato de “Unione Inquilini” sul sito pisorno.it