Non per narcisismo o eroismo, ma per sentirsi dalla parte buona della vita

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

Di Davide Vecchiato, coordinatore commissione nazionale Arci Antimafia sociale e legalità democratica.

«Il modo migliore di fare memoria e di ricordare questa lista interminabile di nomi è quello di impegnarci tutti»: è con questo messaggio, rivolto alle oltre 200mila persone presenti a Bologna, che don Luigi Ciotti dal palco di piazza VIII Agosto ha concluso il suo intervento, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si celebra ogni anno il 21 marzo. Giunta alla sua ventesima edizione, la manifestazione promossa da Libera e Avviso Pubblico si è svolta quest’anno nel capoluogo emiliano: partenza alle 9,30 dallo stadio Dall’Ara, arrivo in piazza VIII Agosto dove sono stati letti, da parte di tutte le personalità impegnate per il bene comune – tra cui la Presidente Francesca Chiavacci in rappresentanza dell’Arci – i nomi delle 900 vittime innocenti delle mafie, delle vittime del rapido 904, delle stragi del 2 agosto 1980 a Bologna, di Ustica il 27 giugno 1980 e della Uno Bianca. Sono state poi ricordate le vittime del genocidio di Sberenica, a seguire c’è stato l’intervento di Margherita Asta, che ha perso la madre e i fratelli nella strage di Pizzolungo e ha parlato a nome di tutti i famigliari colpiti da un lutto per mano della mafia: «Questa piazza chiede un salto di qualità alla politica. Ogni giorno sia il 21 marzo!». Al termine della manifestazione, i partecipanti si sono spostati in vari punti della città per partecipare ai seminari tematici, alle proiezioni e agli spettacoli teatrali previsti nel pomeriggio. Tra le iniziative, quella in ricordo delle vittime della strage del 2 agosto presso la sala d’aspetto della Stazione di Bologna con don Luigi Ciotti, Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980 e Matteo Lepore,  Assessore al Comune di Bologna.

All’indomani della manifestazione, si è svolta a Bologna l’Assemblea nazionale di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie che ha confermato Luigi Ciotti presidente nazionale dell’associazione, Davide Pati, Daniela Marcone e Carlo Andorlini con funzioni di vicepresidenti ed il nuovo ufficio di presidenza, con Nando Dalla Chiesa,  presidente onorario.

Quest’Assemblea, formata da oltre 300 delegati in rappresentanza di coordinamenti territoriali di Libera, di scuole e di associazioni locali e nazionali tra cui l’Arci, ha saputo tradurre in un messaggio di speranza la manifestazione del giorno prima, ma anche di un rinnovato impegno per tutte quelle persone che quotidianamente, e a proprio rischio e pericolo, mettono la propria vita e la propria faccia nella salvaguardia del bene comune. Essere tutti insieme per questo fine, con migliaia di giovani a sperare per una società migliore con un forte ideale di giustizia e libertà, pur rispettando le diverse sensibilità, rappresenta un motore di sviluppo potentissimo che mette in azione la parte buona di società.

Pertanto, la cultura della legalità democratica e dell’antimafia sociale arriva dal contributo etico che ognuno di noi riesce a dare per essere quei «lampadieri di speranza» che illuminano i viaggiatori in questa nostra difficile e intricata società.

ArciReport, 26 marzo 2015

 

 

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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