Il prossimo FSM del 2016 in Canada. E prima un incontro globale ad Atene

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

Di Raffaella Bolini, Relazioni Internazionali Arci.

Domenica c’era il sole, al Bardo. Intorno al museo, con le bandiere della Tunisia, i canti ed i sorrisi, una marea di persone, orgogliosi di essere rimasti in piedi. Noi internazionali abbiamo preso più applausi che in tutta la vita, e li abbiamo anche restituiti: loro ci ringraziavano per esserci, e noi li ringraziavamo perché resistono, difendendo anche tutti noi.Dentro al Museo, dove erano invitate anche delegazioni sindacali e associative, i capi di stato e i ministri, gli ambasciatori e i parlamentari. E molta società civile tunisina – che lì conta parecchio

.Quando qualcuno ha intonato l’inno nazionale, e il canto di bocca in bocca si è fatto strada arrivando anche alle prime file dei grandi leader, il corteo dei vip è diventato uguale alle manifestazioni che in questi anni abbiamo fatto in Tunisia. Poi, dopo che la lapide con tutti i nomi delle vittime è stata scoperta, sono comparsi i cartelli –  ognuno con la bandiera di un paese e il nome di una vittima dell’attentato. Io sono Giuseppina. Yo soy Dolores. Je suis Nadine. Siamo tutti Bardo. Ho chiesto al ragazzo che li distribuiva se poteva darmene uno italiano. Lui mi ha risposto: stai sbagliando, qui dentro non esistono nazioni, siamo una sola umanità.Il Consiglio Internazionale del Forum, che come sempre dopo la chiusura dell’evento si riunisce due giorni per valutare l’iniziativa e programmare i prossimi passi, è cominciato dopo la manifestazione.Le persone registrate e paganti al FSM 2015 sono state all’incirca cinquantamila. Un po’ meno del previsto, ma il meteo è stato inclemente, due giorni di diluvio e tre di tempesta, e qualcosa della partecipazione locale si è persa.

Gli organizzatori raccontano che cosa ha voluto dire trovarsi, a pochi giorni dall’apertura del Forum, in un paese sotto attacco. Dicono dei camion con tutte le attrezzature – per la traduzione, per la costruzione degli stand – a cui le forze dell’ordine hanno impedito, per ragioni di sicurezza, di entrare nel campus universitario. Loro si scusano per gli inconvenienti. A noi fa capire che miracolo è stato andare avanti lo stesso.Delegazioni sono arrivate da centododici paesi di tutti i continenti, incluso lo Yemen e l’Oman e la Cina. Trentasette associazioni dall’Iraq. Tutti i paesi del Maghreb e Mashrek presenti in forze.

In una regione massacrata dalla guerra, dai conflitti e dal terrore gli unici incidenti contro la convivenza pacifica nel Forum sono stati causati da una enorme delegazione algerina, pagata e inviata dal governo.Milleduecento persone, associazioni di regime che hanno cercato di distruggere il dialogo fra società civile marocchina e saharawi – preparato con molta cura con il pieno coinvolgimento di Tindouf.È stato un peccato. Al tempo stesso, però, è un segno dell’importanza del Forum nella regione – altrimenti perché un regime dovrebbe spendere così tanto denaro ed energie a cercare di rovinarlo?

Il Forum, dopo due edizioni nel cuore del Mediterraneo, lascia la regione. Il prossimo evento globale si terrà ad agosto nel 2016 a Montreal, in Quebec nel Canada. Sarà un Forum particolare, voluto da un gruppo di giovanissimi attivisti delle forti lotte studentesche del Quebec, collegati ai movimenti nuovi dagli Indignados ad Occupy. Il Forum di Montreal mira a produrre l’incontro fra gli attori sociali della prima generazione altermondialista e quelli più recenti, e sarà sicuramente un momento importante per i movimenti del continente americano.

A noi, diciamo la verità, però piange il cuore – avere il Forum al centro del nostro Mediterraneo ci è servito tanto, a consolidare relazioni, a scoprire nuovi interlocutori, a imparare e socializzare sapere e conoscenza, oltre che iniziativa.Ma il Forum non è solo un evento, è sempre stato un processo permanente, e molto di quello che si è seminato rimarrà dalle nostre parti.Con un anno intero di lavoro preparatorio nel 2016 ad Atene si terrà un grande incontro globale sul tema «Cosa serve ai movimenti e agli attori sociali per essere più efficaci?». Tutti, in tutto il mondo, vogliono discutere con i greci.

Ci sono molti interrogativi da mettere a fuoco. La nuova relazione da inventare fra sociale, politica e rappresentanza, dopo l’assassinio della politica da parte del neoliberismo. Come smetterla di parlare a nome delle vittime del liberismo e come ridare a loro il potere di scendere in campo. Come riuscire a tenere unita la lotta contro i grandi poteri globali mentre ognuno è schiantato sulle priorità nazionali e persino locali. Come combattere le alternative oscurantiste e reazionarie, che in ogni parte nel mondo si diffondono. Come si fa a vincere, almeno un po’, per evitare che la partecipazione senza sbocchi produca frustrazione.Il Forum è uno strumento al servizio degli attori sociali. Non è il loro comitato centrale. I suoi pregi e suoi limiti sono lo specchio di quello che siamo, ciascuno di noi e tutti insieme. Provare insieme a non accontentarsi, affrontare la sfida di essere all’altezza di questi tempi sarà l’impegno che, dopo quindici anni di vita, il FSM proverà ancora a produrre.

http://fsm2015.org

ArciReport, 3 aprile 2015

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“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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