Una legge per la tutela dei rom e sinti

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

Di Claudio Graziano, Arci Roma.

L’8 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei rom e dei sinti, istituita in ricordo dell’8 aprile del 1971, quando a Londra si riunì il primo Congresso internazionale del popolo rom e si costituì la Romani Union, la prima associazione mondiale dei rom riconosciuta dall’ONU.

In occasione della Giornata internazionale delle popolazioni rom, l’Arci, insieme ad altre decine di associazioni di rom e sinti, lancia la campagna Se mi riconosci mi rispetti, una raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare intitolata ‘Norme per la tutela e le pari opportunità della minoranza storico-linguistica dei rom e dei sinti’. Abbiamo voluto far coincidere il lancio della raccolta di firme con la Giornata internazionale, per dare senso e ampiezza alla nostra iniziativa. Per cogliere l’occasione di una giornata che parla il romanes, la lingua di una popolazione che e la più grande minoranza europea, la più discriminata, ma anche la più pacifica. Culturalmente ricca di contaminazioni e stratificazioni accumulate in secoli di cammino attraverso il mondo, con una cultura straordinariamente feconda ad esempio nella musica e nella danza. La legge che proponiamo vuole dare dignità e riconoscimento ad un popolo che viene segregato e discriminato da istituzioni e razzismi emergenti. Per noi dell’Arci sarà un’occasione per portare nei territori un racconto diverso di questo popolo, perchè è di un popolo che stiamo parlando. Raccoglieremo le firme ma non solo: parleremo delle chiusura dei campi; delle tante esperienze positive di inserimento scolastico e lavorativo; di come la politica utilizzi le condizioni di emarginazione nelle quali molti di loro sono costretti a vivere, per un mercato di odio e intolleranza funzionale ad un facile consenso elettorale. Cercheremo di contrastare gli stereotipi dei quali sono vittime attraverso la valorizzazione della cultura della quale sono portatori.

Il 16 e 17 aprile a Messina ci sarà un primo momento pubblico di carattere nazionale nel quale con un gruppo di giovani rom, con i rappresentanti delle loro associazioni e le istituzioni, con le parole e la narrazione positiva, con la denuncia, e insieme alla loro musica, l’Arci farà il suo mestiere di tessitura e promozione sociale.

I numeri

180mila in Italia

Rom e Sinti che vivono in Italia: metà hanno la cittadinanza italiana. L’aspettativa di vita è di 10 anni in meno del resto della popolazione.

40mila nei campi

Quattro su 5 vivono in regolari abitazioni, studiano e lavorano come tutti. Nei campi delle nostre città vivono soltanto 40mila tra Rom e Sinti.

230 sgomberi

Gli sgomberi forzati dei campi rom, tra Roma e Milano, sono stati 230 nell’ultimo anno. 20 milioni di euro stanziati per progetti emergenziali.

20% senza istruzione

Ogni 5 bambini che vivono nei campi, uno non inizia nemmeno il percorso scolastico. Alle superiori accede l’1%, quasi nessuno va all’università.

ArciReport, 10 aprile 2015

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“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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