Promotori di socialità Il documento delle Arci della Toscana sulle elezioni regionali 2015

Le Arci della Toscana sono l’insieme di associazioni di promozione sociale più grande della regione, più di 1200 circoli e case del popolo, duecentomila socie e soci, migliaia di volontari, dirigenti e militanti che animano le moltissime attività delle nostre basi associative. Noi pratichiamo una democrazia dal basso animando luoghi in cui la cittadinanza discute, partecipa e decide. Nelle comunità costituiamo una occasione di aggregazione popolare, talvolta la sola possibilità di incontro, di scambio e di dialogo. I nostri circoli sono la casa di tutti coloro che si riconoscono nei valori del progresso umano e concorrono alla costruzione del benessere sociale. Siamo convinti che il mondo associativo abbia, ancora più che nel passato, un ruolo centrale in questo difficile passaggio storico: l’associazionismo di promozione sociale ha risposto con coraggio alla crisi facendosi carico delle conseguenze sociali dell’impoverimento della popolazione e rivendicando con fierezza la scelta dell’autofinanziamento. Noi delle Arci toscane, consapevoli del nostro essere una infrastruttura della democrazia della nostra regione, chiediamo ai candidati e alle candidate al ruolo di presidente della giunta e consigliere regionale espressione delle liste progressiste di nostro riferimento, di prendersi un impegno su alcuni punti del programma: – che la Toscana si faccia promotrice di un deciso cambio di rotta nazionale verso un modello economico più sostenibile sul piano sociale ed ispirato ad una più equa distribuzione delle risorse; – verificare l’adeguatezza del corpo legislativo regionale anche alla luce della riforma nazionale del Terzo Settore al fine di assicurare la pari dignità della promozione sociale con le altre forme di volontariato; – che si valorizzi e si sostenga il ruolo dell’associazionismo nella produzione culturale diffusa e popolare; – concorrere al sostegno dell’azione dell’associazionismo socioculturale, promuovendo un rinnovato sistema di sgravi e facilitazioni che concorrano alla tutela delle nostre attività; – includere le rappresentanze dell’associazionismo popolare di massa nei tavoli regionali di interesse specifico assicurandone la partecipazione accanto alle istituzioni; – difendere il carattere pubblico della sanità e della scuola; – consolidare il modello toscano di accoglienza di profughi e migranti la cui umanità e sostenibilità è basata su piccole strutture diffuse e sul ruolo centrale dell’associazionismo e degli enti locali; – rafforzare il principio della laicità dell’amministrazione pubblica nella tutela dei diritti individuali; – ribadire la centralità della salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio nelle politiche di sviluppo regionale; – aumentare il protagonismo della Toscana nelle relazioni tra le regioni dell’Ue e del Mediterraneo.

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