Serenella Pallecchi confermata presidente dell’Arci di Siena

Serenella, sei stata confermata alla guida dell’Arci di Siena. Qual è il ricordo più bello dei quattro anni di presidenza appena trascorsi? Sicuramente il congresso della scorsa settimana. In quel giorno ho veramente visto i frutti di un lavoro durato anni, un lavoro pesante, quotidiano e sempre stimolante, portato avanti insieme ai circoli. Al congresso hanno partecipato tanti delegati e soci dei nostri circoli, oltre a numerosi ospiti, e l’attenzione è stata sempre alta, con partecipazione e interventi di un livello qualitativo alto e diversificati tra di loro. Si respirava, insomma, un ottimo clima e, soprattutto, era evidente la voglia e l’orgoglio di esserci da parte di tutti e di tutte. Quali saranno le priorità del tuo nuovo mandato? Una delle priorità dell’Arci senese per i prossimi anni dovrà essere quello di consolidare il patrimonio esistente, fatto di strutture, soci e tante attività ricreative, sociali e culturali che si svolgono nelle nostre basi associative. Inoltre, sarà fondamentale sostenere e stimolare attività nuove che animino maggiormente i nostri circoli e favoriscano anche un ricambio generazionale fra i soci. Per fare questo, lavoreremo, insieme al nuovo gruppo dirigente, per riappropriarci sempre di più del senso di appartenenza a questa associazione e del valore politico, culturale e valoriale che questa rappresenta fin dalla sua nascita. Quel valore che, se non mantenuto vivo, rischia di affievolirsi e di perdere senso. E questo noi non lo permetteremo. Quali difficoltà vive attualmente la provincia di Siena, rispetto alle quali l’Arci interverrà? Negli ultimi anni il territorio senese non è stato risparmiato dalla crisi socio-economica generale e da una trasformazione dei modelli culturali di riferimento che ha colpito tutto il Paese. A questo si è unita una profonda crisi delle forze politiche di centro-sinistra, che ha portato, per noi, a una progressiva perdita dei punti di riferimento, sia politici che istituzionali. L’Arci senese, tuttavia, è sempre stata ben radicata nel tessuto sociale di tutta la provincia e ha lavorato ogni giorno per tutelare, sostenere e sviluppare le nostre basi associative, che contano su tanti volontari e volontarie che portano avanti con tenacia e passione il patrimonio sociale, culturale e politico maturato negli anni. Insieme a loro abbiamo lavorato su più fronti e consolidato il rapporto con organizzazioni e forze democratiche basate su valori a noi comuni, a partire da Anpi, Cgil e dai soggetti del terzo settore senese. Continueremo a lavorare in questa direzione, consapevoli delle tante difficoltà che ancora ci aspettano, ma anche di avere i numeri, le competenze, la capacità politica e un gruppo dirigente in grado di interpretare al meglio le istanze e i bisogni della collettività e del territorio senesi, sia presenti che futuri.