La Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo

I primi 30 anni di un’idea di successo.

In occasione dei 30 anni dalla prima edizione di Barcellona, la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo (Bjcem) e l’Arci, in collaborazione con Culture Action Europe, Con. Me – Contemporaneo Mediterraneo, il progetto Ville Ouverte, il progetto Mapas, con l’adesione di Arcs (Arci cultura e Sviluppo), il settimanale Left e l’ospitalità del progetto MAAM-Museo dell’Altro e dell’Altrove Metropoliz, promuovono due giorni di incontri sul rapporto tra arte, creatività giovanile e dialogo tra culture alla luce delle dinamiche sociali e culturali nei Paesi del bacino del Mediterraneo. È passato molto tempo da quando, all’inizio degli anni ottanta, un gruppo di giovani dirigenti associativi, di varie parti d’Italia, col progetto Arci Kids decidevano di investire nell’idea della creatività giovanile come vera risorsa e non come pura forma di intrattenimento, un mezzo per individuare anche alternative professionali. La promozione di giovani artisti, dei loro spazi, del loro tessuto associativo è stata una sfida continua in tutte le attività dell’Arci, così come il loro ‘utilizzo’ come mediatori per eccellenza, che li rende attori e protagonisti del dialogo e dello scambio euro mediterraneo. Per questi motivi, la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo è un evento molto importante nella vita dell’Arci, che ha continuato ad investirci, con progetti e azioni che incrementassero la formazione della rete tramite le sue relazioni locali e internazionali. Il programma nazionale di azioni di Arte Pubblica La Ville Ouverte è una delle evoluzioni della nostra attività che connette creatività e ruolo degli artisti nel contemporaneo. Dalla fine del 1984, quando Tendencias, il prologo della Biennale, ha aperto la stagione dei giovani artisti, l’Arci ne ha sempre incoraggiato le opportunità: tra le molte iniziative ricordiamo Rotte mediterranee (1990) un evento parallelo alla Biennale di Marsiglia che portò giovani da tutto il Mediterraneo a Tipasa in Algeria e l’esperienza di Sei workshop a Sarajevo (1998), quando giovani di tutto il mondo furono chiamati ad organizzare un grande evento culturale a tre anni dalla fine della guerra in Bosnia e dell’assedio della città. Oggi la Biennale è una struttura autonoma, una rete internazionale dove le organizzazioni possono incontrarsi e fare della regione del mediterraneo un luogo di costruzione di pace e dialogo permanente. Il programma delle tre giornate prevede, tra l’altro: – giovedì 11 alle 19, presso la sala Alpi della sede nazionale dell’Arci, la presentazione del libro fotografico di Giulio Di Meo Il deserto Intorno – L’esilio dimenticato del popolo Saharawi. Sarà presente l’autore; – venerdì 12 alle 18, Deconstructing reality, incontro con i coordinatori dei progetti La Ville Ouverte, e Mapas. Con Marco Trulli e Giuditta Nelli; – sabato 13 alle 10.30, presso il MAAM – Museo dell’Altro e dell’Altrove Metropoliz, Geografie della trasformazione. Da Arci Kids alla Bjcem: 30 anni di creatività giovanile tra Europa e Mediterraneo. Interverranno, tra gli altri, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci e Dora Bei, presidente BJCEM. Sul sito www.arci.it il programma completo.