L’ideologia che costruisce muri

Di Don Tonio dell’Olio, Libera.

Quando solo da pochi giorni era stata presentata la prima Enciclica del Papa venuto ‘dalla fine del mondo’, una schiera numerosa di cattolici praticanti scende in piazza per protestare, far sentire la propria presenza e pesare nelle scelte politiche del governo e del Parlamento del proprio Paese. A chi fuori dal nostro Paese ricevesse la notizia confezionata in questo modo, apparirebbe consequenzialmente logico che quelle persone manifestino perché governo e Parlamento del proprio Paese pongano mano a scrivere ed approvare leggi in grado di dare concretezza a quella ‘ecologia integrale’ che Papa Bergoglio ha presentato in maniera inedita. E invece no. Quell’Enciclica parla di eco-teologia, ovvero propone un approccio rivoluzionario nella riflessione sulla salvaguardia del creato e quella piazza invece grida slogan contro la ‘cultura gender’, le proposte di legge che minacciano l’esclusività della famiglia tradizionale e l’insegnamento ‘fuorviante’ della sessualità nelle scuole. Come a dire che il Papa detta un’agenda, e una parte di cattolici, tradizionalisti tendenti al fondamentalismo, ne gridano un’altra. Siamo di fronte a due sguardi diversi sull’umanità, due visioni e valutazioni che, se non sono opposte, sicuramente vedono rischi e pericoli diversi, credono in altre priorità. Dalla parte di Papa Francesco, a più di due anni dall’inizio del suo pontificato, la corruzione, l’accumulazione della ricchezza, l’individualismo galoppante, la guerra, la tratta delle persone sono tra i temi più urgenti che richiedono una testimonianza coraggiosa dei credenti nel mondo, e dall’altra parte questo pezzo di pianeta cattolico che da Alleanza Cattolica ai Pro life, dalle Sentinelle in piedi ai Neocatecumenali, dal Manif por tous ai Buttiglione-Giovanardi-Binetti-AdinolfiQuagliarella si erge a difesa di un solo modello di famiglia, spacciando l’idea che sia l’unica contemplata nelle Scritture e la sola ammissibile nella tradizione cattolica. Esponendo per slogan – peraltro fuorvianti – due disegni di legge (Cirinnà e Fedeli) in quella piazza è andata in onda la fiera del pregiudizio. La strada da scegliere sarebbe piuttosto quella suggerita da Nuova Proposta, un gruppo storico di omosessuali cristiani, che hanno scelto di far recapitare una lettera dialogante a Piazza San Giovanni: «In questi giorni da una certa parte della Chiesa di cui anche noi ci sentiamo parte integrante e attiva sentiamo arrivare parole durissime che evocano lo spettro di una guerra ideologica, dietro cui ci sarebbe una fantomatica lobby gay che vorrebbe sovvertire l’ordine sociale attraverso la diffusione di questa ‘ideologia del gender’ di cui non si trovano scritti e che è stata inventata solo per dividerci. Hai mai voluto approfondire questo tema? Forse avresti scoperto che non esiste nessuna ideologia del gender, che non c’è alcun testo che si possa citare propriamente a supporto. Incontriamoci, conosciamoci e condividiamo le nostre storie. Costruiamo ponti, non innalziamo muri per separare e per paura del diverso. I muri vengono meno quando si riconosce la bellezza e la verità che c’è nella Vita di ciascuno, che è unica, irripetibile, diversa e ricca».