“Una misura di giustizia sociale e di investimento di speranza”

Di Giuseppe De Marzo, coordinatore nazionale campagna Miseria Ladra.

Lo scorso 30 giugno la Campagna per il reddito di dignità ha tenuto in Parlamento, nella Sala dei Gruppi, un incontro con tutte le forze politiche firmatarie della piattaforma lanciata lo scorso 13 marzo da Libera e Gruppo Abele, con la partecipazione del BIN Italia, del Cilap, della Rete della Conoscenza, dell’Arci, della rete Tilt ed Act, delle Chiese Evangeliche, del laboratorio per lo Sciopero Sociale, della Fiom e di tantissime altre realtà sociali di base, laiche e cattoliche. L’obiettivo è quello di introdurre anche nel nostro paese una misura presente ormai ovunque: il reddito minimo garantito o reddito di cittadinanza. Una misura urgente quanto necessaria per contrastare l’aumento delle diseguaglianze ed allo stesso tempo dare battaglia con strumenti efficaci e concreti a mafie e corruzione. Durante l’incontro sono state consegnate ai rappresentanti della Commissione Lavoro del Senato le 100mila firme raccolte nei 100 giorni della petizione per il Reddito di dignità. Ma soprattutto si è fatto con grande concretezza e trasparenza un bilancio sulla prima parte della campagna e sul suo sviluppo nei prossimi mesi. Nei primi 100 giorni sono state centinaia le iniziative che hanno visto l’impegno di decine di migliaia di attivisti. È stata promossa la Giornata nazionale della dignità e del reddito lo scorso 6 giugno coinvolgendo più di 200 piazze, andando oltre le più rosee aspettative, a dimostrazione di come a partire dai temi cruciali per la democrazia si possa intercettare nel paese un sentimento diffuso pronto ad essere canalizzato ed agito per il bene comune. Decine di comuni hanno in questi primi 100 giorni aderito alla campagna attraverso delibere di giunta. Un segnale importantissimo della vicinanza degli amministratori locali alle nostre proposte. Tra questi anche Napoli e Palermo, le due più grandi e popolose città del sud, a dimostrazione di un consenso maggioritario che non potrà essere eluso, nonostante sia stato ignorato sino ad ora. Siamo infatti consapevoli che nonostante tutto, nell’attuale quadro istituzionale e politico sarà difficile arrivare ad una maggioranza con un governo sempre più chiuso all’ascolto e che ha definito, compiendo l’ennesimo errore, addirittura incostituzionale ed assistenziale il reddito di cittadinanza, nonostante proprio l’Europa abbia ‘costituzionalizzato’ il reddito minimo garantito attraverso la Carta di Nizza e la Costituzione italiana lo legittimi negli articoli 3, 36 e 41. Il motivo per il quale il reddito di dignità non sia un provvedimento assistenzialistico lo ha ricordato don Luigi Ciotti durante la conferenza dicendo che«Il reddito di dignità è una misura di giustizia sociale e, dunque, un investimento di speranza». L’ostilità del governo e l’indifferenza attuale di una parte cospicua del Parlamento non significano che la partita sia finita, anzi è per tutti noi appena iniziata. Durante la conferenza del 30 abbiamo chiesto al M5S, a Sel, alla Sinistra Riformista del Pd e a Possibile di Civati, le forze che hanno sino ad ora firmato la piattaforma per il reddito di dignità, di arrivare ad un unico testo di legge da presentare in votazione in Commissione Lavoro al Senato, così da poter successivamente calendarizzare la discussione in Aula della proposta. È per noi della campagna condizione indispensabile per proseguire che si passi dai 3 disegni di legge presentati ad un unico testo condiviso che contenga le caratteristiche essenziali indicate nella nostra piattaforma. E visto che tutti si riconoscono in quella piattaforma non dovrebbe essere difficile, anzi. Sarebbe il segnale concreto della disponibilità di tutti a lavorare per il bene comune, senza distinguo e primogeniture su un tema che non ci consente nè tatticismi, nè egocentrismi. Su questo passaggio si sono impegnati tutti. Da questo punto di unità e sintesi si ripartirà per far conoscere un testo che sarà condiviso dentro e fuori dal Parlamento da un vasto arco di forze sociali e politiche, consentendoci di sommarne altre con l’unico obiettivo, per una volta, di far vincere il paese attraverso i diritti e la democrazia.

Info : www.campagnareddito.eu