La tortura? Non esiste. La Commissione Giustizia del Senato annacqua ancora il testo

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

Con le modifiche apportate dalla Commissione Giustizia del Senato, chi si opponeva all’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento ottiene un doppio risultato: in primo luogo  il testo approvato dalla Camera  viene peggiorato al punto  da diventare incompatibile con la Convenzione contro la tortura delle Nazioni unite che l’Italia ha l’obbligo invece di rispettare.
Diminuiscono infatti le sanzioni e il reato, che rimane ‘comune’ e non ‘proprio di pubblico ufficiale’ come richiesto dalla Convenzione, diventa ancora più generico.  Per essere considerata tortura, la violenza o la minaccia deve essere infatti ‘reteirata’, spariscono le finalità discriminatorie introdotte per definire meglio la fattispecie, così come sparisce la locuzione ‘per vincere una resistenza’, che aveva fatto insorgere parte delle forze dell’ordine.
In secondo luogo, dovendo il testo ritornare alla Camera, si allungano ancora i tempi di approvazione di un testo in discussione dal 2013 e che probabilmente finirà affossato.
Una vittoria della parte più regressiva del parlamento e della polizia, una sconfitta per la democrazia e la civiltà di questo paese.

Roma, 9 luglio 2015

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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