La Carovana antimafie riparte dal Veneto

Di Davide Vecchiato, coordinatore Antimafia Sociale e legalità democratica.

Ci sono incontri che ti cambiano la vita. Persone straordinarie che ti comunicano qualcosa che entra a far parte di te. A volte sono stimoli, a volte dubbi, a volte idee. Emozioni, storie, passioni. A volte sono un pugno nello stomaco che ti toglie il fiato, che ti lascia dentro una rabbia e un senso d’ingiustizia subita intollerabile. Non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo. Tali azioni diffondono un bene nella società che sempre produce frutti, al di là di quanto si possa constatare, perché provocano in seno a questa terra un bene che tende sempre a diffondersi, a volte invisibilmente. Inoltre, l’esercizio di questi comportamenti ci restituisce il senso della nostra dignità, ci conduce ad una maggiore profondità esistenziale, ci permette di sperimentare che vale la pena passare per questo mondo. La ricerca dell’etica nell’agire quotidiano e la cultura della legalità democratica. Siamo un paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Non è un caso che il termine politica deriva da polis, da città. Norberto Bobbio sosteneva che bisogna essere «indipendenti» dalla politica, ma non «indifferenti» alla politica. Le periferie sono le città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso ridotte a deserto e dormitorio, ma ricche di umanità. Il destino delle città sono le periferie. Il Veneto è una periferia diffusa. Siamo partiti da Piove di Sacco in provincia di Padova per poi passare a Campolongo Maggiore e MestreVenezia, periferie reali e diffuse che hanno contrasti tra il benessere derivante dall’imprenditoria del nordest, la commistione tra malaffare e occupazione, gli strascichi della mala del brenta e la corruzione trasversale nelle istituzioni in occasione dell’opera del Mose di Venezia. Dall’altro il nostro Veneto è anche una delle regioni con moltissimo sviluppo associativo. E noi con il laboratorio/campo Il giardino della legalità abbiamo intrecciato la carovana antimafia. I nostri ragazzi, rappresentanti del nostro futuro hanno interagito, cercato di capire, ma soprattutto si sono interrogati sugli anticorpi per combattere il malessere e l’illegalità nelle periferie. La domanda è ancora aperta e in continua evoluzione, come lo sono le periferie, ma c’è sempre un angolo giusto di bellezza in cui trovare la forza per combattere il buio.