Ad Asif Mohiuddin il premio Anna Politkovskaja

Di Pietro Pinna, Arci Ferrara.

La settima edizione del premio, assegnato quest’anno grazie al supporto di Arci nazionale, apre il Festival di Internazionale. Nato su iniziativa di Internazionale e del Comune di Ferrara, il premio Anna Politkovskaja è un omaggio alla memoria e al lavoro di denuncia della giornalista russa uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006. Il riconoscimento vuole sostenere l’impegno e il coraggio di giovani reporter che nel mondo si sono distinti per le loro inchieste e che mettono in gioco la loro vita per la libertà di stampa. L’Arci, che da anni è impegnata nella difesa dei diritti e della democrazia, supporta questa edizione del premio che andrà ad Asif Mohiuddin, blogger e attivista bangladese già vincitore del premio Bobs 2012, il più importante riconoscimento mondiale per gli attivisti digitali. Asif si è battuto lungamente per la parità di genere, scrivendo articoli contro il maschilismo, la pena di morte per apostasia nell’Islam e denunciando le violenze domestiche di cui migliaia di donne sono vittime nel suo paese. Il Bangladesh ufficialmente è un Paese laico, anche se oltre il 90% dei suoi 160 milioni di abitanti è musulmano. Nel 2013 Mohiuddin è stato aggredito e accoltellato all’esterno della sua abitazione da quattro giovani fondamentalisti, ispirati dal leader di Al-Qaeda Anwar Al-Awlaki. Il suo blog è stato chiuso dalle autorità di Dhaka ed è stato arrestato con l’accusa di blasfemia. Il suo processo è ancora in corso e, a causa della legislazione del paese, Asif rischia dieci anni di carcere. Amnesty International, Reporter senza frontiere, un gruppo bengalese di Bielefeld e la Fondazione di Amburgo per i perseguitati politici hanno fatto il possibile per dar voce al suo caso e garantirgli protezione lontano dal Bangladesh: oggi è rifugiato in Germania. Il nome di Mohiuddin è stato incluso – insieme a quello di altri 83 persone considerate ‘nemiche dell’Islam’ – in una lista inviata al ministro dell’interno del Paese da un gruppo di islamisti radicali, l’Ansarullah Bangla Team. Il gruppo chiedeva che gli scrittori della lista fossero puniti per le loro affermazioni offensive nei confronti dell’Islam e di Maometto. Da allora, almeno 9 persone di quella lista sono state barbaramente uccise. La storia di Mohiuddin, le sue battaglie e le dolorose conseguenze cui è andato coraggiosamente incontro, rappresentano quelli che sono i limiti alla libertà di stampa in moltissimi paesi mediorientali dove le critiche al fondamentalismo religioso non sono ammesse. Il numero delle violazioni perpetrate da parte di alcuni rappresentanti del governo è in continuo incremento e il tasso di impunità è altissimo anche perché risulta ancora marginale il ruolo delle istituzioni e della magistratura. Il premio Politkovskaja di quest’anno rappresenta dunque al meglio le battaglie dell’Arci per la laicità, la parità dei diritti di genere, la lotta contro i fondamentalismi e per la democrazia.