Partecipare per integrarsi

È stato presentato il 22 settembre il libro Ricongiungimento Familiare, Housing Sociale, Mobilità Lavorativa: quali buone pratiche per l’integrazione dei migranti, che rappresenta il risultato finale delle attività di ricerca realizzate nell’ambito del progetto Partecipare per integrarsi. Buone pratiche internazionali per azioni locali (www.participationarci. eu), progetto che nasce dalla volontà dell’Arci (capofila) e delle associazioni partner (ACLI, Patronato Acli e Istituto di Studi Giuridici Internazionali del CNR) di avviare un’analisi ed un confronto tra le politiche e le pratiche di integrazione in Italia e all’estero relativamente a tre ambiti in particolare: politiche di housing, iniziative e servizi a sostegno della mobilità lavorativa, servizi e azioni per l’integrazione a seguito di ricongiungimento familiare. Il lavoro di ricerca ha evidenziato complessivamente un quadro di esigenze insoddisfatte ma anche di spunti positivi, di tracce che devono essere seguite e completate per garantire la tutela dei diritti dei migranti insieme a quella del resto della popolazione, di cui formano parte integrante. La ricerca e le pratiche messe in rete all’interno di questo progetto, infatti, hanno innescato un meccanismo virtuoso di confronto e collaborazione tra le associazioni partner e con molti soggetti territoriali (associazioni, comunità di migranti, Amministrazioni locali). Basti pensare solo ad alcune piccole misure di intervento che se attuate potrebbero migliorare i percorsi di integrazione dei migranti nei tre ambiti indagati dal progetto. Riguardo alle politiche di housing occorre rilanciare, a livello nazionale e locale, le politiche alloggiative per garantire la disponibilità di un numero adeguato di case sia per gli italiani che per gli stranieri, anche attraverso l’implementazione di strumenti utili come l’incentivazione economica e l’imposizione fiscale per gli alloggi sfitti. Rispetto alle iniziative e servizi a sostegno della mobilità lavorativa la situazione di ghettizzazione lavorativa e il lavoro nero, di cui per ovvi motivi i lavoratori immigrati sono vittime in misura maggiore degli italiani, le buone pratiche in questo settore sono riconducibili principalmente all’acquisizione da parte dei migranti degli strumenti informativi, formativi e professionali per dare loro la possibilità di una maggiore competizione e di un miglioramento professionale. Infine, per quanto riguarda l’integrazione a seguito del ricongiungimento familiare, va sottolineato come questo sia un processo complesso, dalla cui gestione dipende la reale possibilità di integrazione dei ricongiunti, e che necessita di essere gestito con competenza e professionalità, per evitare conflitti non solo nell’ambito della famiglia ricongiunta, ma anche nel contesto sociale e territoriale di riferimento. Favorire il ricongiungimento familiare, se si gestisce adeguatamente il processo di integrazione dei ricongiunti, rappresenta una scommessa che non può che essere vincente.