Non si disperda il germoglio di civiltà e solidarietà del presidio di Ponte San Ludovico

Di Matteo Lupi, coordinatore Arci Imperia.

Si è conclusa con una vivace assemblea promossa dalla Caritas Diocesana nella Chiesa di San Nicola di Ventimiglia, la giornata che ricorderemo per lo sgombero dei presidio No borders alla frontiera di Ponte San Ludovico. Dopo un centinaio di giorni di presenza sulla scogliera dei Balzi rossi, il gruppo di circa trenta migranti è stato accompagnata al centro di accoglienza allestito dalla Croce Rossa italiana nei locali della stazione ferroviaria di Ventimiglia. Nessuno di loro è stato identificato dalla Polizia. Mentre i 40 attivisti dei movimenti e delle associazioni di volontariato che da giorni hanno sperimentato una straordinaria e commovente esperienza di solidarietà e autogestione alla frontiera per chiedere un’Europa senza confini, capace di riconoscere pienamente i diritti dei richiedenti asilo, sono stati identificati e segnalati alla Questura come «occupanti abusivi di suolo pubblico». Il cosiddetto ‘ripristino della legalità’ è avvenuto senza eccessive tensioni grazie all’intervento di mediazione del Vescovo Diocesano Suetta cui No borders e migranti hanno espresso la loro riconoscenza e gratitudine. Resterà purtroppo negli occhi di tutti il prepotente intervento di ‘pulizia’ che, protetto dalle forze dell’ordine, ha consentito lo sgombero della pineta dei Balzi rossi, nonché la distruzione del cibo, degli effetti personali e delle tende di coloro che si sono stretti, con senso di profonda amicizia, intorno ai ragazzi provenienti da più parti dell’Africa che chiedevano soltanto di rivendicare la loro libertà di movimento in Europa. È auspicio dell’Arci Imperiese che non si disperda la testimonianza alta di solidarietà ed impegno dei giovani compagni e compagne che da più parti d’Italia si sono stretti ai migranti.