Di Federico Amico, coordinatore Buone Pratiche e Diritti Culturali.
Dal 1 al 3 ottobre ancora una volta a Mantova l’Arci si è riunita per far incontrare le tante, straordinarie esperienze che si occupano di musica dal vivo. 34 partecipanti da 21 comitati territoriali e regionali (da nord a sud) hanno animato la tre giorni mantovana discutendo di musica dal vivo toccando vari aspetti, anche grazie all’interessante contributo dei vari ospiti che ci hanno fatto visita. Erika Buzzo (Patamu), Lucian Beierling (Soundreef), Angelo Rindone (Produzioni dal basso), Andrea Poltronieri (CCIAA Mantova), Andrea Caprini (Assessore Welfare Mantova), Tommaso Sacchi (Assessorato Cultura Firenze), Lorenza Baroncelli (Assessore Rigenerazione Urbana Mantova), Costantino Zappino (Comune di Vercelli), On. Veronica Tentori, sono coloro con cui abbiamo interloquito in forma di laboratorio, confermando così la bontà della scelta di condurre la discussione sotto il profilo formativo e che hanno portato stimoli importanti. Dall’approfondimento sulla convenzione nazionale SIAE, alle emergenti forme di tutela del diritto d’autore; dal finanziamento e la comunicazione tramite il crowdfunding, alle economie di collaborazione e rivisitazione delle funzionalità degli spazi; dalle delibere comunali sulla sburocratizzazione degli spettacoli dal vivo, all’attenzione del parlamento per la legislazione sulla musica; sono i temi che hanno arricchito l’elaborazione dell’Arci toccando perciò molti argomenti, alcuni per niente scontati. W il Live 2015 è stata inoltre l’occasione per raccogliere dai comitati e dai circoli indicazioni sul rilancio della rete Real, la rete dei circoli che fanno musica dal vivo, ascoltando le problematiche sempre più impegnative e provando a formulare risposte in merito. Come saprete il mondo della musica sta attraversando un periodo di grandi trasformazioni e di grande difficoltà e crisi. Gli stessi circoli e i nostri Festival stanno a fatica cercando di riconfigurarsi per rispondere alle nuove domande e allo scenario musicale in profonda trasformazione, non senza difficoltà. Per questo al fine di accompagnare i processi di trasformazione o upgrade delle nostre basi associative abbiamo affrontato anche i temi del finanziamento di massa per la realizzazione di progetti musicali. Così come ci è apparso necessario approfondire quanto sia possibile progettare uno spazio per la musica sostenibile, anche attraverso modalità che apparentemente possono avere poco a che fare con lo spettacolo dal vivo, ma che possono rappresentare una risposta alle necessità evidenti di rendere vivo e vitale lo spazio del circolo a 360°, ben oltre le canoniche serate dedicate al concerto. Senza volerne fare delle parole magiche, co-working o fab lab possono rappresentare implementazioni significative per promuovere nuove modalità di aggregazione e produzione, e quindi contribuire a riprogettare spazi e attività. Non solo incontri però a Mantova. Come di prassi la sera è stata riservata alla musica emergente e indipendente e sui palchi dei circoli Virgilio e Tom si sono alternati gli Hot Quivers, Dandy, Freddy Key, Inoki, Fasano e L’orso; come a dimostrare che all’Arci, come diceva Tom Benetollo, «bisogna fare, non solo dire». Un ringraziamento particolare al comitato di Mantova e ai circoli Tom e Virgilio per la calorosa e splendida accoglienza che hanno riservato a tutti noi.