La XIV edizione della Marcia Sarda per la Pace, da Laconi a Gesturi coincide con uno tra i periodi più complessi della congiuntura internazionale degli ultimi decenni e obbliga ad alcune riflessioni che consentano di affrontare il prossimo periodo con la giusta chiave di lettura. C’è bisogno di un surplus di approfondimento e di specializzazione dei temi e tuttavia emerge sempre più chiaramente la necessità di interconnettere ambiti, vertenze e lotte spesso condotte separatamente, col rischio di una carenza della visione d’insieme. Cause ed effetti dei conflitti, delle diseguaglianze tra gli uomini, delle oppressioni dei popoli non sono più collocabili di seguito le une rispetto alle altre ma sono più facilmente descrivibili in un andamento circolare che rende più complesso sia il momento dell’analisi che quello della ricerca delle soluzioni. È così che le lotte affrontate in questi lunghi anni nell’isola non solo si intersecano con le emergenze globali ma sono anche tutte intimamente interconnesse, facendo della Sardegna un luogo in cui sono contenute tutte le contraddizioni del ‘sistema’. Le battaglie storiche della Tavola Sarda della Pace, come quelle per la liberazione dagli insediamenti militari, per il disarmo, a difesa dell’ambiente violato e per la salute pubblica, per l’autodeterminazione dei popoli, per la giustizia sociale, per il diritto al lavoro, sono ancora tutte lì e aspettano risposte chiare dalle istituzioni a tutti i livelli. Altre vertenze risvegliano una preoccupazione dei sardi mai sopita, come quelle sui depositi di scorie nucleari, le trivellazioni dei territori e nel mare, la privatizzazione dei beni comuni, i diritti dei migranti e l’accoglienza. L’elenco è molto lungo – come il corteo di persone che si snoderà da Laconi a Gesturi domenica 18 ottobre -, le connessioni tra tutte queste tematiche sono forti, così come la volontà dei partecipanti alla prossima Marcia Sarda per la Pace di svoltare finalmente pagina. La Tavola Sarda della Pace svolge da sempre un ruolo di raccordo tra le oltre 50 organizzazioni e istituzioni che ne fanno parte, tra associazioni, sindacati, partiti, parrocchie, comuni. L’Arci regionale è tra i fondatori ed esprime un portavoce. Il programma prevede un dibattito mattutino dal titolo Per una Sardegna di pace, accoglienza e lavoro, articolato in tre tavole rotonde sui temi dell’occupazione militare e disarmo in Sardegna, su ambiente, salute e inquinamenti, su diritti, libertà e dignità, nei quali si confronteranno le posizioni di diversi esperti e militanti. Al dibattito prenderanno parte diversi Sindaci e il Presidente della Giunta della Regione Sardegna, a cui non mancheranno sollecitazioni e domande che verranno poste all’Istituzione da lui rappresentata. Il pranzo comunitario è uno dei momenti aggreganti più caratteristici dell’iniziativa, e sarà svolto nel Parco Storico ‘Aymerich’ di Laconi. Nel pomeriggio la vera e propria Marcia, che si snoderà lungo i paesaggi del Sarcidano e della Marmilla. L’arrivo a Gesturi è da sempre caratterizzato dagli interventi dei marciatori e dal concerto finale.
Info : FB Tavola Sarda della Pace