L’adesione dell’Arci alla mobilitazione promossa dalla campagna Miseria Ladra

La crisi globale ha travolto la vita di milioni di persone con conseguenze pesanti sulle condizioni concrete di uomini e donne in molti Paesi. I governi hanno spesso risposto con politiche di austerità, con tagli pesanti alla spesa sociale e più in generale alla spesa pubblica, causando l’impoverimento di ampie fasce della popolazione. Anche nel nostro Paese i governi che si sono alternati negli anni della crisi, fino all’attuale esecutivo guidato da Matteo Renzi, hanno accelerato un processo d’inasprimento delle diseguaglianze, con misure che puntano a ridurre l’intervento pubblico a tutela degli interessi collettivi per favorire i grandi gruppi economici e finanziari, spacciando queste scelte per provvedimenti d’interesse generale. In questo senso la riduzione del trasferimento di risorse ai territori, il quasi totale azzeramento del fondo per il welfare, i tagli alle spese sanitarie, sono l’esatto opposto di una politica volta a ridurre povertà e diseguaglianze. Allo stesso tempo l’UE e la troika (BCE, Commissione Europea e FMI) continuano a spingere, con il sostegno dei governi dell’UE, verso una riduzione dei diritti del lavoro, alla progressiva precarizzazione degli stessi, alla riduzione della spesa pubblica e in particolare di quella sociale e previdenziale, ricorrendo al ricatto del debito pubblico. Le scelte imposte ai Paesi dell’UE in difficoltà stanno producendo un’ulteriore impoverimento e un trasferimento netto di ricchezza dalle fasce più povere della popolazione verso quelle più ricche. Valga in questo senso il dato che le principali società internazionali, negli anni della crisi, hanno aumentato i dividendi in maniera consistente. La sfida che abbiamo davanti è difficile e non riguarda, come oramai è evidente, un breve periodo, una fase limitata del presente. Le conseguenze di scelte ingiuste e sbagliate di politica economica, sociale e del lavoro hanno conseguenze che si ripercuoteranno pesantemente sul futuro. Per questo c’è bisogno di ripensare il nostro ruolo, quello di un’associazione di promozione sociale, provando a costruire risposte che possano rappresentare un’opportunità per migliaia di persone, per tanti soggetti sociali ai quali oggi c’è bisogno di dare la parola, di ridare la speranza. L’Arci intende lanciare una propria campagna contro la povertà, per l’uguaglianza e la dignità delle persone attraverso il consolidamento e l’avvio di una rete di ‘Circoli art.3’. Vogliamo in tal senso affermare la centralità dell’art.3 della nostra Costituzione e la necessità di rilanciare un’idea di welfare e di cittadinanza inclusiva e universale. Per queste ragioni il prossimo 17 ottobre, Giornata mondiale per l’eliminazione della povertà, parteciperemo alla mobilitazione promossa dalla campagna Miseria Ladra e saremo in piazza in tutte quelle città dove si terranno iniziative e manifestazioni con l’obiettivo di denunciare le conseguenze nefaste delle politiche di austerità, promuovere una misura stabile di sostegno al reddito e ribadire la centralità dei diritti del lavoro, dei diritti delle persone e della battaglia per una Europa più giusta, aperta e solidale.