A Firenze, dal 23 al 25 ottobre, ‘Novo Modo – responsabilità di tutti’

Al via, a partire da venerdì 23 ottobre, la tre giorni fiorentina dedicata alla costruzione di un modello nuovo di società indirizzato alla cura del bene comune: Novo Modo. In questa sua seconda edizione, Novo Modo sarà incentrato sul tema delle ‘disuguaglianze’, attorno a cui verteranno tutti gli incontri e i seminari che da venerdì 23 a domenica 25 si terranno all’auditorium di Santa Apollonia a Firenze. Organizzatori dell’iniziativa sono Acli, Arci, Banca Etica, Caritas Italiana, Cisl, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Legambiente e da quest’anno anche Libera – Associazione, nomi e numeri contro le mafie, Fairtrade Italia, CTM Altromercato, Scuola di Economia Civile, Polo Bonfanti Lionello. Firenze sarà il luogo in cui, durante la manifestazione, si proporranno idee per un diverso modello di sviluppo, fondato su diritti, giustizia, beni comuni e futuro sostenibile. Venerdì 23 alle 12.30 la lectio magistralis su diritti e società civile, con Tonio Dell’Olio di Libera, a cui seguirà, alle 17.30, un intervento di Vandana Shiva su suolo, beni comuni e futuro. La giornata di sabato 24 si aprirà alle 10, con un seminario su lavoro e reddito dal titolo Lavoro, reddito e inclusione al quale parteciperà, insieme al segretario nazionale CISL Maurizio Bernava, anche il vice presidente nazionale di Arci Filippo Miraglia, mentre a fine mattinata sarà presente, con una lectio magistralis, il presidente di Libera, don Luigi Ciotti. Tra gli appuntamenti della giornata conclusiva, domenica 25 alle 10.30, la lectio sulle crescenti disuguaglianze nel nostro Paese e in Europa, insieme alla sociologa Chiara Saraceno e quella su economia e politica civili che sarà tenuta dall’economista Stefano Zamagni. Domenica pomeriggio, alle 16, si parlerà invece di migranti, con un seminario dal titolo Migranti: aprire non serrare. Costruire ponti, abbattere muri, a cui parteciperà la presidente nazionale di Arci Francesca Chiavacci. «La crisi globale ha prodotto uno strappo nel tessuto delle relazioni sociali, ha reso sempre più sole le persone nell’affrontare le conseguenze – concrete e pesanti – delle crescenti disuguaglianze, mentre i luoghi della socializzazione hanno perso la loro dimensione comunitaria» – premette Miraglia, che continua: «Come Arci, siamo consapevoli che da soli non possiamo pretendere di modificare questo stato di cose, ma possiamo e dobbiamo promuovere spazi comuni di riflessione ed elaborazione di iniziative per arrivare a costruire percorsi alternativi per combattere le ingiustizie che affliggono le nostre società. Novo Modo diventa un laboratorio per disegnare, insieme, un modello di società più equo, rispettoso dell’ambiente e del bene comune, che ponga al centro le persone e non gli interessi dei grandi gruppi economici e finanziari».

I tre giorni di incontri saranno aperti a tutti ad ingresso libero: il programma aggiornato è consultabile dal sito www.novomodo.org.