Di Carlo Testini, Arci nazionale.
Il 22 ottobre si inaugura la diciassettesima edizione della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo dal nome Mediterranea17, promossa dall’omonima rete internazionale (BJCEM) e dal Comune di Milano, in collaborazione con l’Arci e con il patrocinio di Fondazione Cariplo. Per quattro giorni la Fabbrica del Vapore, straordinario luogo post-industriale rigenerato, ospiterà una grande esposizione (che rimarrà aperta fino al 22 novembre) e decine di attività aperte al pubblico alle quali parteciperanno 300 artisti under 35 provenienti da tutta l’area del Mediterraneo. Alla fine dell’anno scorso è stato lanciato il bando internazionale, seguito dal lavoro delle giurie. Un grande lavoro di monitoraggio della creatività giovanile che ha visto impegnati i soci di BJCEM, tra cui Arci Bari, Arci Emilia Romagna, Arci Lazio, Arci Liguria, Arci Milano, Arci Puglia, Arci Nazionale, Arci Sardegna, Arci Sicilia, Arci Torino. Il titolo di Mediterranea17 è No Food’s Land, una riflessione anche critica che parte dai temi di Expo 2015 per ragionare di incontro tra culture, del dialogo che spesso sembra impossibile in molte aree del mare nostrum. In effetti, come abbiamo più volte sottolineato, il progetto della Biennale che quest’anno compie trent’anni, è nato con il duplice scopo di far emergere la giovane creatività e connettere le giovani generazioni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo per sviluppare progetti comuni e rafforzare le relazioni tra le società. Un compito molto complesso che in questi tre decenni non è mai stato semplice ma che in questo momento storico ci sembra straordinariamente importante. Senza fare della retorica sul dialogo tra culture, i progetti della Biennale sono piattaforme artistiche che mettono in relazione le persone e tentano di costruire particelle di società del futuro aperte al cambiamento e alle diversità. L’Arci, grazie all’impegno di Arci Milano, si sta occupando della parte organizzativa di Mediterranea17 e della Biennale OFF-Out Of Fabbrica, progetto curato dal nostro Marco Trulli, che ha contaminato la città di laboratori ed eventi per arricchire già dalla scorsa settimana i contenuti dell’evento. Venerdì scorso, presso la residenza artistica della Fabbrica si è svolta una prima conferenza La Ville Ouverte – Una geografia di definizioni dello spazio pubblico, che ha coinvolto artisti ed operatori milanesi che sviluppano il loro lavoro nell’ambito dell’Arte pubblica. Nei giorni successivi si è sviluppata la residenza dal titolo Here is elsewhere in collaborazione con Careof e Mare Culturale Urbano i cui risultati verranno esposti nei giorni della Biennale. Sempre in questo ambito si è svolto tra lunedì e mercoledì il workshop di fumetto La ricotta-disegnare un film, diretto dal disegnatore Gianluca Costantini in collaborazione con Rufa_Rome University of Fine Arts il cui risultato è stato la realizzazione di un fumetto collettivo che ha reinterpretato il noto film di Pier Paolo Pasolini.
Sono solo alcune delle attività del ricchissimo programma di Mediterranea17 che si può consultare su http://mediterraneabiennial.org/17-no-foods-land/ e che vi invitiamo a visitare quanto prima.