Per la cultura… si mangia!

A Prato il 6 dicembre il pranzo a sostegno del Terminale Cinema.

Di Paola Donatucci Arci Prato.

Forse «con la cultura non si mangia», come sosteneva qualche anno fa un Ministro della Repubblica, ma di certo per la cultura… si può mangiare! Succede a Prato, dove l’Arci è impegnata ormai da tempo in una grande scommessa: impedire la chiusura del Terminale Cinema, nato più di trent’anni fa per iniziativa di un gruppo di giovani cinefili dell’associazione e rimasto nei decenni un importante presidio culturale per la città. Dal 1984 il Terminale ha offerto e continua ad offrire film di qualità in prima visione, ma anche incontri con registi, rassegne a tema, matinée per le scuole, un’arena estiva, eventi e iniziative cinematografiche e non, organizzate anche in collaborazione con altre importanti istituzioni culturali locali, dal Teatro Metastasio alla Monash University, ma anche con il Comune e la Provincia di Prato, la Camera di Commercio, la Mediateca regionale Toscana. Negli anni, a Prato come in molte altre città d’Italia, tante sale cinematografiche hanno chiuso i battenti, una dopo l’altra, schiacciate dalla crisi del cinema, dalla diffusione delle multisala, dalle logiche oligopolistiche che dominano sempre più il mercato cinematografico e, ultimo ma non ultimo, dall’impegno della digitalizzazione. Il risultato è che, delle 7 sale cinematografiche che c’erano, nel centro storico della città ne sono rimaste 2: il Terminale appunto e una piccola multisala privata. Nel 2011 l’Arci di Prato, per impedire la chiusura di questo cinema, ha fondato, insieme ad altre associazioni e cooperative, prima un’associazione, il Comitato promotore Casa del Cinema, oggi affiliata ad Arci e Ucca, poi una cooperativa di utenti, la Casa del Cinema di Prato, una sorta di COOP del Cinema che oggi ha una settantina di soci. Il progetto è non solo tenere aperto un cinema d’essai di grande tradizione, un presidio culturale importante per l’associazione e per la città, ma costruire un’istituzione culturale a tutto tondo, centrata sui linguaggi audiovisivi ma aperta a tutte le forme artistiche, dal teatro alla musica alle arti visive. Un obiettivo ambizioso che ha bisogno di passione, di partecipazione, di investimenti ma che si scontra con le tante difficoltà che vivono il cinema e la cultura in genere nel nostro Paese, con i contributi pubblici che diminuiscono di anno in anno, con l’impegno dei privati che stenta a causa della crisi. Per continuare a tenere aperto il Terminale Cinema e costruire sulle sue fondamenta la Casa del Cinema di Prato, l’Arci ha messo a disposizione risorse ed energie, idee e competenze. E ora alcune delle eccellenze del suo circuito enogastronomico. Con lo slogan «Per la cultura… si mangia», il Comitato di Prato sta infatti lanciando un’iniziativa di divulgazione e raccolta fondi che avrà come prima tappa un pranzo a base di tortelli e cinghiale preparati, in modo rigorosamente artigianale, dalle abili mani delle tante volontarie del circolo La Spola d’Oro a La Briglia (Vaiano). Il pranzo, in programma per il 6 dicembre 2015, vuole coinvolgere i dirigenti dell’associazione, i soci, ma anche altre associazioni, istituzioni e movimenti cittadini per ribadire che questo spazio è un bene comune di tutta la città.

Info : www.arciprato.it