Condanniamo l’attentato e proponiamo una strategia globale contro il terrorismo

Il messaggio delle organizzazioni della società civile tunisina.

A seguito dell’attentato che ha colpito la Tunisia, martedì 24 novembre, nel cuore della sua capitale, le organizzazioni della società civile firmatarie inviano il loro omaggio e le loro condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime e dei feriti così come all’insieme del popolo tunisino. In questi momenti difficili, nei quali i nostri valori di pace e democrazia sono attaccati, noi chiamiamo al raccoglimento e alla unità nazionale per continuare a costruire insieme uno stato di diritto, democratico, pacifico e rispettoso dei diritti umani. Noi siamo determinati a proseguire la nostra azione a favore della edificazione di una società giusta e libera e a sradicare le radici del terrorismo nel suo tentativo di fare fallire l’ultima speranza delle rivoluzioni del mondo arabo. Questi atti barbari si oppongono diametralmente ai valori veicolati dalla correnti illuminate della nostra cultura plurimillenaria e alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Non modificheranno in nulla la nostra lotta contro il terrorismo in tutte le sue forme, fatta con discernimento, nello stretto rispetto della dignità umana, conformemente ai principi e ai valori enunciati nella nostra Costituzione. Ricordiamo che la lotta contro il terrorismo passa per un governo efficace del settore sicurezza, permettendo ai contro-poteri costituzionali di svolgere il proprio ruolo con la messa in funzione di meccanismi di controllo, di sorveglianza e di rendiconto. Facciamo anche appello alle autorità a intraprendere consultazioni più ampie possibili che includano tutti i soggetti adatti a mettere a disposizione competenze relative a questa calamità, e a mettere in campo una strategia nazionale di lotta contro il terrorismo che abbia una dimensione culturale, educativa, sociale ed economica. E infine, chiediamo la convocazione di un assise nazionale contro il terrorismo nella quale tutti gli attori del paese e dello stato, partiti politici e organizzazioni di società civile affermino il loro impegno nella lotta contro il terrorismo.

Le organizzazioni fimatarie: Union Générale Tunisienne du Travail (UGTT); Ligue Tunisienne pour la Défense des Droits de l’Homme (LTDH); Ordre National des Avocats Tunisiens (ONAT); Association Tunisienne des Femmes Démocrates (ATFD); Forum Tunisien pour les Droits Economiques et Sociaux (FTDES); Association Des Magistrats Tunisiens (AMT); Syndicat des Magistrats Tunisiens (SMT); Observatoire Tunisien de l’Indépendance de la Magistrature (OTIM); Coordination Nationale Indépendante pour la Justice Transitionnelle (CNIJT); Syndicat National des Journalistes Tunisiens (SNJT); Union Nationale de la Femme Tunisienne (UNFT); Association des Femmes Tunisiennes pour la Recherche sur le Développement (AFTURD); Association Beity; Al Bawsala; Comité du Respect des Libertés et des Droits de l’Homme en Tunisie (CRLDHT); Association Tunisienne de Défense du Droit à la Santé (ATDDS); Plateforme Tunisienne d’Economie Sociale et Solidaire (Platess); Fédération des Tunisiens pour une Citoyenneté des Deux Rives (FTCR); Centre de Tunis pour la Migration et l’Asile (CeTuMA); Groupe Tawhida Bechikh (GTB); Collectif 95 Maghreb Egalité (C95ME); Association Thala Solidaire (ATS); TIGGAR (Kasserine); Le labo démocratique (LD); Association Citoyenneté et Démocratie de Hammam Ghzaz (ACDHG); Ligue des Electrices Tunisiennes (LET); Association Citoyenne et Liberté de Jerba (ACL); Union Générale des Etudiants Tunisiens (UGET); Union des Diplômés Chômeurs (UDC); Avocats Sans Frontières (ASF); Cairo Institute for Human Rights studies (CIHRS); Fédération Internationale des Droits de l’Homme (FIDH); Human Rights Watch (HRW); Organisation Mondiale Contre la Torture (OMCT); Réseau Euro-méditerranéen des Droits humains (EuroMed Droits/ REMDH)