Promotori di ‘Io riattivo il lavoro’ chiedono un incontro al Presidente Grasso

Cgil, Libera, Arci, Avviso Pubblico, Acli, Centro Studi Pio La Torre, SOS Impresa e Lega Coop hanno inviato una lettera al Presidente del Senato Pietro Grasso chiedendogli un incontro per confrontarsi sul ddl n. 1039 sui beni e le aziende confiscate alle mafie, approvato dalla Camera l’11 novembre scorso, e sollecitare una rapida calendarizzazione dei lavori in Commissione Giustizia di Palazzo Madama. «Gentile Presidente – si legge nella missiva – lo scorso 11 novembre l’assemblea parlamentare della Camera ha approvato il testo del ddl n. 1039 e Ab. Norme per accelerare i procedimenti in materia di contrasto ai patrimoni illeciti e per favorire il riutilizzo sociale dei beni e delle aziende confiscati alle mafie e tutelare il lavoro». Un testo, ricordano i firmatari e membri del comitato Io riattivo il lavoro,«ispirato dalla proposta di legge di iniziativa popolare n. 1138 e arricchito da importanti contributi provenienti dalla Commissione parlamentare antimafia, con un dibattito e un confronto che si è sviluppato per circa due anni». Passaggio «salutato positivamente» dai promotori della proposta di legge, «pur con alcune criticità e lacune ancora presenti», poiché vi è davvero «urgenza di avere norme e strumenti per affrontare e gestire al meglio un fenomeno, come quello dei sequestri e delle confische dei beni e delle aziende ai mafiosi, che è in forte crescita, grazie all’azione della magistratura e delle forze di polizia». In vista dell’avvio della discussione a Palazzo Madama, Cgil, Libera, Arci, Avviso Pubblico, Acli, Centro Studi Pio La Torre, SOS Impresa e Lega Coop, ribadendo «la necessità di una rapida calendarizzazione dei lavori in Commissione e in Aula», chiedono al Presidente del Senato «di poterci confrontare sui contenuti del testo» e di «poterLa incontrare nei prossimi giorni, conoscendo la sensibilità e l’impegno da Lei sempre manifestati».