Piazza Dalmazia, quattro anni dopo

Sabato 12 dicembre a Firenze sarà la giornata del ricordo della strage di Piazza Dalmazia, in cui, il 13 dicembre 2011, per la follia razzista di un simpatizzante dell’estrema destra furono uccisi i cittadini senegalesi Samb Modou e Diop Mor, e loro tre connazionali furono feriti gravemente: Mor Sougou, Cheikh Mbengue e Moustapha Dieng. Arci Firenze, Cgil Firenze e Anpi sezione G. di Vittorio hanno deciso di partecipare al ricordo di quella strage con un’iniziativa pubblica che si terrà appunto sabato 12 dicembre, alle ore 9.30 al Teatro del Circolo Sms di Rifredi, insieme a un centinaio di studenti delle classi V del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci e dell’Istituto d’Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci. «Questa iniziativa assume un valore particolare – spiega Lorenzo Ballini, responsabile Immigrazione di Arci Firenze che sarà uno dei relatori – perché riteniamo che sia necessario mantenere viva la memoria storica di fatti simili nei nostri giovani, facendo informazione, condividendo con loro un momento di riflessione per cercare di affrontare in maniera approfondita il tema del razzismo, scandagliando tra le sue origini e cercando di comprenderne la diffusione, in una società come la nostra. In più confrontarsi con i ventenni di oggi rappresenta un’occasione di crescita anche per noi: loro sono cresciuti in una società davvero multietnica, diversa da quella in cui siamo cresciuti noi adulti di oggi e sarà interessante capire il loro approccio a questi temi». La giornata inizierà con la proiezione del film Va’ pensieroStorie Ambulanti di Dagmawi Yime: un racconto in parallelo tra la strage di Firenze del 2011 e l’aggressione razzista del 2009 a Milano, in cui rimase ferito il drammaturgo Mohamed Ba. Proprio Ba sarà anche tra i relatori della giornata fiorentina, insieme a Mor Sougou, uno dei tre feriti del 2011 in Piazza Dalmazia, che porterà la propria testimonianza agli studenti. A parlare della necessaria risposta che la società tutta deve dare di fronte a recrudescenze razziste e fasciste e a indagare sul perché in un Paese come il nostro periodicamente il razzismo – sia in forma strisciante sia in esplosioni plateali e violente – torni ad affacciarsi in maniera pericolosa, saranno, nella mattinata di sabato, oltre a Mohamed Ba e Mor Sougou: Roberto Bianchi, professore associato di Storia contemporanea – Università degli Studi di Firenze; Lorenzo Ballini, responsabile settore Immigrazione Arci Firenze; Carla Bonora, segreteria Cgil Firenze; Gianluca Lacoppola, presidente Sez. Anpi G. Di Vittorio; Diye Ndiaye, presidente dell’Associazione dei Senegalesi di Firenze e circondario.

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