Si è appena concluso un corso di formazione per il personale della sede nazionale

Lavori in corso verso il futuro.

Di Greta Barbolini responsabile nazionale Arci Politiche economiche.

Non avremmo immaginato che il prodotto dell’ultima esercitazione del corso di formazione per dipendenti e collaboratori nel campo amministrativo della Direzione nazionale potesse essere ripreso in occasione del Consiglio nazionale dello scorso 12 dicembre e mostrato a tutti i presenti. La Presidente nazionale Francesca Chiavacci ha concluso la sua relazione mostrando e descrivendo una torre, che per i dipendenti e le dipendenti della sede nazionale rappresenta l’Arci. «Va verso l’alto, è piena di giornali, cioè di contenuti, ha una base tonda, perché non ha spigoli, è colorata con i colori dell’Arci, ma ha anche tanti simboli e facce sopra, antichi e nuovi (Berlinguer, Martin Luther King, L’Italia sono anch’io, la battaglia per i beni comuni, e tante altre cose) ha tante finestre e porte perché è aperta, ha le ruote perché si muove, non rimane ferma. Ecco, compagne e compagni, L’Arci si muove, è in movimento e lavorerò perché lo sia sempre di più». Da fine luglio a fine novembre 2015 per un totale di 80 ore di lezione si è svolto un corso di formazione per il personale coinvolto nello svolgimento – a tempo pieno o parziale – di funzioni amministrative che vanno dalla vera e propria tenuta della contabilità alla verifica e gestione dei rimborsi, alla predisposizione di fatture e note di debito, rendiconti e gestione di progetti, cura delle scritture relative al personale, gestione dei pagamenti, dei fornitori e dei flussi di liquidità. È un’elencazione sintetica e parziale delle numerose attività riconducibili al lavoro amministrativo che vengono svolte nella Direzione nazionale coinvolgendo, a geometrie e intensità variabili, 13 persone a cui per l’attività di formazione si sono aggiunte la responsabile amministrativa di Arcs e il dipendente di Edilizia San Pietro. Gli obiettivi del corso erano numerosi: innanzitutto creare le condizioni per consolidare e omogeneizzare le competenze amministrative, molto diverse tra le persone coinvolte, qualificando così il lavoro di ciascuno e ciascuna, favorire l’interscambiabilità in caso di necessità e creare al contempo i presupposti di un miglior clima di comprensione tra colleghe e colleghi e quindi di collaborazione. È importante ricordare che il potenziamento dell’investimento sulle risorse umane interne rappresentava uno degli obiettivi condivisi uscito dal Congresso e una richiesta del personale a cui spesso per carenza di risorse non si era riuscito a dare corso negli anni passati. L’opportunità si è creata grazie ad un finanziamento della Regione Lazio nell’ambito del programma operativo del Fondo Sociale Europeo – obiettivo 2 competitività regionale e occupazione per il periodo 2007/2013 (Asse “I” Adattabilità) – per tramite del supporto progettuale della società ‘Saper essere, Saper fare’ del gruppo Stern e Zanin. Un’occasione quella della Regione Lazio non pensata per l’associazionismo, ma piuttosto per l’impresa. La dimensione occupazione dell’Arci ci ha permesso di formulare un progetto e realizzare un primo importante percorso di formazione che oltre alla parte dedicata agli elementi di contabilità generali ha sviluppato il tema della costruzione del budget e la conoscenza di strumenti informativi. Sono stati inoltre affrontati i temi della sicurezza sul lavoro, delle pari opportunità e del lavoro in gruppo. Non è stato semplice svolgere 80 ore di lezione di fatto in poche settimane, visto l’inizio nel periodo festivo, cercando di non pregiudicare la funzionalità degli uffici e di rispettare il calendario di lavoro con le sue scadenze. Ciononostante il bilancio è positivo: avere il contributo di figure esperte a nostra completa disposizione, condividere un linguaggio, avere creato ponti di comunicazione tra i diversi bagagli di competenze e di esperienze, la comprensione di alcune problematiche del lavoro amministrativo che non coinvolgono direttamente tutti ha costruito un terreno comune di comprensione. Lo spazio dedicato all’espressione di opinioni, aspettative, idee su cosa significhi lavorare in gruppo ci fatto incontrare, qualche volta amichevolmente scontrare, ma soprattutto conoscere. Ci siamo messi in gioco e qualche volta tra il serio e lo scherzoso abbiamo detto cose di noi non semplici da esprimere, facendo uscire emozioni profonde. Il bagaglio di competenze rafforzato, l’esercizio dell’ascolto, le cose dette e fatte ci hanno fatto crescere e i frutti si vedranno nei prossimi mesi, per un’Arci sempre più in movimento e … in formazione.