Libertà per gli attivisti dei diritti umani in Egitto!

Il 25 gennaio è il quinto anniversario della rivoluzione egiziana, che depose il Presidente Mubarak per instaurare democrazia e giustizia sociale. Invece, a dispetto della speranza e delle aspirazioni alla democrazia, gli attivisti dei diritti umani egiziani sono sempre più minacciati, perseguitati in processi politici e condannati a lunghi anni di prigione a causa del loro contributo al processo di cambiamento. La rete Euromed Rights, con i suoi aderenti e con altre organizzazioni, lancia una petizione per chiedere ai Ministeri degli Affari Esteri europei di fare pressioni sul Presidente Egiziano per il rilascio immediato di tutti gli attivisti per i diritti umani. La petizione si può firmare a questo link: https://www.change.org/p/ eu-foreign-affairs-ministersfree-human-rights-activists-inegypt?recruiter=467482118&utm_ source=share_petition&utm_ medium=copylink.

Questa petizione è parte di una più ampia campagna Diritti umani dietro le sbarre in Egitto che si concentra su specifici casi di attivisti imprigionati. 1) Arrestato a 18 anni perchè indossava una maglietta contro la tortura, Mahmoud Hussein è stato in detenzione preventiva per più di 700 giorni senza nessuna credibile prova che lo potesse neppure lontanamente collegare ad azioni violente o ad attività terroristiche; 2) Aya Hegazy ha fondato l’organizzazione Belady con l’obiettivo di aiutare i ragazzi di strada, ma è stato arrestato e accusato di traffico di esseri umani e di trattenere bambini per sfruttamento sessuale; 3) Arrestato non solo sotto Mubarak, ma anche sotto tutti i diversi presidenti che hanno guidato l’Egitto dopo la rivoluzione del 2011, Alaa Abdel Fattah sta attualmente scontando una condanna a cinque anni dopo un processo definito ingiusto dagli osservatori internazionali; 4) Ahmed Said è un chirurgo e poeta che è stato arrestato, bendato e interrogato senza la presenza di un avvocato. Il 13 dicembre 2015, insieme ad altre quattro persone è stato condannato a due anni di carcere per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata; 5) Ismail Al – Iskandarani è un ricercatore e reporter esperto della regione del Sinai. Di ritorno dalla Germania, è stato detenuto all’aeroporto del Cairo per oltre dieci ore, interrogato, minacciato e il suo computer è stato requisito; 6) Dr. Taher Mokhtar è un importante attivista per la salute. Arrestato il 14 gennaio 2016 è stato interrogato per nove ore senza un avvocato, indagato dal Procuratore è accusato di possesso di pubblicazioni a favore del rovesciamento del regime. La sua detenzione è stata rinnovata il 17 gennaio 2016 per altri quindici giorni, per indagine pendente. Secondo lo stesso Presidente Egiziano Sisi «ci sono tanti innocenti nelle prigioni, molti dei quali saranno rilasciati secondo le procedure a disposizione», ma ancora numerosi attivisti dei diritti umani sono in prigione senza giusti processi. In vista del Consiglio degli Esteri dell’Ue del 14 marzo, la rete Euromed Rights invita a firmare la petizione, per chiedere ai Ministri degli Esteri di sollevare con il Presidente Egiziano la questione del sistematico attacco al dissenso. #DetainNoMore Human Rights Activists in Egypt