Lo stesso sì, i percorsi verso l’uguaglianza. Un incontro a Bologna

Spettacolo alla Casa Circondariale di Livorno

I primi mesi del 2016 ci hanno visto attraversare un dibattito acceso e vasto sul tema del riconoscimento delle coppie formate da persone dello stesso sesso, sulle loro relazioni, sulla possibilità di essere genitori e di formare una famiglia. Nelle ultime settimane abbiamo festeggiato le tante coppie che grazie alla legge approvata a maggio hanno coronato il sogno di ufficializzare il proprio amore. Nelle tante feste e nei lanci di riso siamo stati testimoni di una grande rivoluzione culturale, che ha toccato tanto le grandi città quanto i piccoli paesi, da nord a sud. Una rivoluzione che ha prodotto un movimento di visibilità straordinario della comunità Lgbt, mostrandone i generi e le generazioni. Questa spinta è l’impulso che dobbiamo utilizzare per riprendere la nostra corsa e per domandarci quanto è lontana la piena uguaglianza, quali ostacoli incontra sul suo cammino, quali alleanze richiede, quanti e quali passi mancano per raggiungerla. Per questo Arcigay, nell’ambito della campagna Lo stesso sì nella quale convergono gli sforzi di tante associazioni e che in Italia è il simbolo della battaglia per il matrimonio egualitario, ha pensato di iniziare a ridare piedi a questa corsa. Sabato 15 e domenica 16 ottobre, all’Unaway Hotel della Fiera di Bologna, abbiamo indetto un incontro tra le associazioni che hanno guidato la battaglia per il riconoscimento delle coppie same sex, dal titolo Lo stesso sì, i percorsi verso l’uguaglianza. La due giorni si svolge in concomitanza con il Gay Bride Expo, il salone del wedding dedicato alle coppie same sex, di cui Arcigay è partner e che ospita al suo interno uno stand della campagna Lo stesso sì. I due eventi assieme fanno di Bologna un luogo nevralgico: in continuità con la sua tradizione di città pioniera nel riconoscimento delle persone Lgbti, proprio da Bologna parte lo stimolo a riprendere la corsa verso l’uguaglianza. La due giorni si aprirà sabato 15 ottobre alle ore 10 con gli interventi di alcuni importanti esperti ed esperte di diversi ambiti disciplinari. Interverranno Thalia Zepatos, direttrice della campagna Freedom to Marry che ha sostenuto la battaglia per il matrimonio egualitario negli Stati Uniti; Linda Laura Sabbadini, studiosa di statistica sociale, la prima ad aver promosso un censimento nazionale delle coppie di gay e lesbiche; Daniele Viotti, parlamentare europeo e copresidente dell’intergruppo Lgbti; Alexander Schuster, avvocato e docente di diritto all’Università di Trento; Elena Tebano, giornalista del Corriere della Sera; Massimo Prearo, ricercatore in studi politici e osservatore dei movimenti lenti europei; Margherita Graglia, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa autrice di diversi saggi sull’omotransfobia; Luigi La Fauci, ricercatore in scienze sociali a lungo impegnato nell’osservazione della vita quotidiana di gay e lesbiche. Questi autorevoli contributi verranno analizzati e discussi, nel pomeriggio di sabato e nella giornata di domenica, da tutte le associazioni coinvolte, per orientare gli sforzi di una battaglia che ancora attende di essere vinta.

“C’è una città come tante. Ricca, avida, opulenta, consumista.
C’è una città come tante. Mal governata.
C’è una città invasa da topi. Topi che non si nascondono, ma escono allo scoperto per mangiarsi tutto.
Il governo non può più far finta di niente e promette “una bella poltrona” nel palazzo granducale a chiunque riesca a liberare la città dalla piaga dei topi.”

Chi volesse partecipare come pubblico allo spettacolo “Topo dopo topo” regia di Lara Gallo e Francesca Ricci, per il giorno 20 dicembre 2023 alle ore 14.00 all’interno della Casa Circondariale di Livorno, dovrà inviare il proprio nome e cognome, luogo e data di nascita al seguente indirizzo mail

prenotazionicarcere@gmail.com

entro e non oltre il 5 dicembre 2023.

I nominativi saranno oggetto di controlli da parte dell’Amministrazione penitenziaria, pena la non possibilità di partecipazione allo spettacolo.

Lasciate ogni smartphone in macchina, oh Voi che entrate.

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