A teatro “Cenere”: dalla liberazione di ieri all’accoglienza di oggi – La recensione

di Cristina di Fino

All’ingresso in sala gli spettatori si trovano di fronte al palco già in scena, si trovano immersi nella scena. Delle fiamme che bruciano sullo sfondo, dei personaggi che camminano a testa in giu’, a piedi scalzi con dei libri in mano, delle donne con le spalle al pubblico sedute a guardare la parete ed un palco con due ufficiali impassibili.

La storia si svolge, a seconda del gruppo di personaggi, in una serie di visioni l’una concatenata in qualche modo assurdo all’altra, in proclami di verità assolute che a tutti i costi vogliono annientare l’identità dell’uomo. La cosa piu’ folle sarebbe cercare la felicità, un tema che é sempre vivo.

Le scene sono collegate dall’espressione di questi sentimenti attraverso la danza, che a volte sembra raffigurare l’anima che vola in cielo, altre volte l’idendità martoriata, altre volte ancora l’effetto delle fiamme, della guerra, della fuga.

La caratteristica distintiva di Cenere é di aver anche fatto partecipare come attori un gruppo di richiedenti asilo, che sono il collegamento dalla liberazione di ieri all’accoglienza di oggi. É sottolineato come il valore della libertà va difeso anche oggi, perché le guerre moderne hanno solo cambiato territorio. Un incalzante “Avete mai sentito l’odore di una bomba?”scuote il pubblico nelle emozioni piu’ profonde, facendo passare la storia dalle prigioni libiche, dal sarcofago del Mediterraneo e a tutti i campi profughi.

I libri bruciati, tratto dal romanzo di Ray Bradbury Farenehit 451, sono la testimonianza che non c’é futuro senza memoria, e i personaggi che ricordano a memoria i libri sono la speranza di una società diversa. Un’ importante riflessione su quello che é stato, che é il mondo di oggi e su quello che ancora potrebbe essere.

 

Lo spettacolo é andato in scena il 24 Aprile, alle 21 al teatro Goldoni. É stato promosso dal coordinamento femminile Anpi Anpia e da  Arci Solidarietà Onlus Livorno. La regia di Francesca Ricci, le danzatrici in scena da Laboratorio di Danza e Movimento, Ex-It Danza -T, ArteDanza, Atelier delle Arti e Arabesque.