N°17 La scelta del Sindaco

Pur trattandosi di elezioni ammini­strative parziali, da questa ultima tornata elettorale è tuttavia possibile trarre delle valutazioni generali, sia per il numero di votanti interessati (9 milioni), sia per il particolare momento politico e sociale. Una prima valutazione, legata solo alla lettura delle cifre elettorali, indica un forte calo di consenso per il governo Monti e le sue politiche, dovuto soprattutto al risultato del Pdl. Molto probabilmente, per gli stessi motivi che in Italia hanno portato ad un crollo delle forze di centrodestra, sia in Francia che in Grecia si affermano programmi e partiti di sinistra. Anche in Germania, l’esito delle elezioni in importanti land indicano un forte calo del partito della Cancelliera Merkel e dei suoi alleati, con un successo della Spd e di altri partiti progressisti.

In Italia invece, nonostante la debacle del Pdl e del centrodestra in generale, la sini­stra non se ne avvantaggia per recuperare consensi, anzi. Sostanzialmente tiene le stesse percentuali ma perdendo voti.

A questi dati va poi aggiunto il risultato certamente non positivo dell’IdV (58% di voti persi rispetto al 2010), che pur non potendo essere annoverato tra i partiti di sinistra tout court, svolge però in questa fase un chiaro ruolo di opposizione.

L’unica forza che ha guadagnato voti in termini assoluti (circa 200mila), raccogliendone molti anche tra quelli in uscita dal centrodestra, principalmente dalla Lega, è il Movimento 5 Stelle di Grillo. Tutti gli altri perdono, soprattutto a destra.

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